Rifiuti: a Capri è di nuovo inquinamento ambientale

[galleria id=”785″]Capri è di nuovo nell’occhio del ciclone. Almeno, di quello ambientale. La piccola perla del Mar Tirreno da qualche mese a questa parte è stata in prima pagina per episodi, ahimè, deplorevoli. La sua immagine limpida di oasi incontaminata, purtroppo, sta lentamente svanendo. Perchè? Stamattina è stata reso nota alla stampa la notizia che riguarda il sequestro di un’area dalla superficie di 2mila mq in località Gasto. In questa zona, infatti, è stato scoperto un sito adibito allo stoccaggio di scarti di materiali provenienti dall’edilizia, oltre che deposito di rifiuti speciali nonchè pericolosi. Una vera discarica a due passi dal mare.

Un altro tratto inquietanto della vicenda è che, per fare spazio al centro di raccolta rifiuti abusivo, qualcuno ha pensato bene di distruggere e squarciare un castagneto e “profanare” un’area di interesse sia ambientale sia archeologico. Se ricordate, tempo fa sono successi due episodi analoghi sempre su quest’isola: sono stati rinvenuti due siti abusivi (complessivamente occupavano 1.000 mq)in due punti simbolici di Capri ovvero Villa Jovis e Villa Fersen.
 
I rifiuti accatastati erano di ogni tipo: plastiche, gomme, elettrodomestici, scarti di lavorazioni. Tutto quello che si può immaginare, era lì. Persino l’eternit. Rifiuti abbandonati senza cura a pochi metri dal sito d’interesse storico e archeologico di Villa Fersen, appunto. Ma anche, come dicevo, accanto a Villa Jovis (che si dice essere un’area fatta costruire dall’imperatore Tiberio) dove venivano disperse in mare bottiglie vuote e non solo. Più recentemente, il 25 marzo scorso, il Tribunale di Napoli ha aperto un’inchiesta per violazioni delle norme legate all’ambiente, che costarono all’ente erogatore di energia (Sippic) una contestazione.
 
Immagini tratte da:
pupia.tv
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ischiatopblog.it
napoligold.com
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