Prosegue la lotta per l'acqua potabile come bene comune

acqua_potabile_consumo_critico_referendum
Lo scorso referendum popolare l’aveva sancito chiaramente: l’acqua potabile deve essere un bene comune e pubblico. Basta con i tentativi di lucro sulle bollette dell’acqua: a questo scopo sono stati attivati gli sportelli salva-bolletta che cercano di far pagare ai consumatori solo l’effettivo consumo.

Il Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua promuove due week-end per migliorare l’educazione civica della cittadinanza sui temi del consumo critico e, di conseguenza, sulla tutela ambientale. Un ridotto e misurato consumo di risorse, infatti, può essere la testimonianza quotidiana di un maggiore rispetto dell’ambiente. La sensibilizzazione su questi temi, così come fu il caso dell’energia nucleare, scosse le conoscenze dei più portando, di fatto, alla netta vittoria del referendum sull’acqua pubblica. Un risultato che, però, non è ancora andato a segno.
Il movimento a tutela dell’acqua potabile mira a portare alla conoscenza di tutti una percentuale, pari al 10/20%, che grava sulla nostra bolletta e che sta sotto la voce “renumerazione del capitale investito”, una voce che era stato decretato dal recente referendum popolare che fosse abolita. Ma nessun gestore si è preoccupato di applicare quanto deciso dai cittadini, e per questo ora i movimenti hanno scelto di far sentire la loro voce. Ognuno di noi è infatti invitato a portare le proprie bollette d’acqua negli sportelli del Forum più vicini a casa che saranno presenti in piazza nei prossimi due week-end, per saper leggere e comprendere appieno ciò che si paga, e per protestare per un’ingiustizia che non ha più senso di esistere.
photo: catdancing