Piante rare: come proteggerle

piante rare come proteggerle
Pianta rara (Foto da Adobe – Canva) – ecoo.it

Le piante rare devono essere preservate e curate. Se ne dovrebbero occupare le istituzioni, altrimenti perderemmo un’importante risorsa ambientale.

Cosa si intende con piante rare? Non esiste una definizione univoca, ma per generalizzare si può asserire che sono rare le piante che crescono esclusivamente in degli habitat particolari, dunque poco frequenti per natura, e le piante che stanno perdendo diffusione a causa della perdita del loro habitat. Difatti il principale fattore che ha fatto allungare la lista delle piante rare è proprio l’eccessiva antropizzazione, specialmente in montagna. L’essere umano calpesta le piante senza troppe premure, e il motivo principale.

A far decimare la specie delle piante che ad oggi sono considerate rare ha inciso principalmente il cambiamento dell’habitat. Il surriscaldamento terrestre e i cambiamenti climatici hanno portato ad una modifica della biodiversità, squilibrata nei confronti delle piante più facilmente adattabili. Inoltre il versamento di molte sostanze chimiche nelle falde acquifere hanno fatto morire intere parte della vegetazione limitrofa. Per cui è stato ad un certo punto correre ai ripari. Così come si fa per gli animali, anche le piante hanno una loro lista e dei protocolli di protezione.

Come preservare le piante rare: l’apporto del singolo cittadino

Quante volte abbiamo assistito alla visione di qualcuno che noncurante del cartello “vietato attraversare l’aiuola” lo ha fatto lo stesso? Ecco, questo piccolo esempio, riportato su scala macroscopica, è l’atteggiamento più comune dell’essere umano nei confronti delle piante. Per questo purtroppo alcune, che non lo erano in precedenza, sono diventate rare.

Il primo contributo alla conservazione delle piante rare lo può dare solo la comunità scientifica. L’analisi, la ricostruzione della storia della pianta, può aiutare a comprendere i motivi principali per cui è così poco frequente. In seconda battuta si deve lavorare per identificarle e proteggerle quando vengono trovate in natura.

La cosa migliore da fare è mantenere la pianta endemica nel suo sito, e chiuderlo per limitarne il passaggio degli esseri umani. La popolazione locale, grazie alle campagne di sensibilizzazione che vengono dall’amministrazione, può dare un grande contributo alla preservazione delle piante, aiutando a identificarle ed a classificarle. L’educazione delle nuove generazioni sull’importanza della biodiversità è imprescindibile ad un lavoro organico di tutela.

Lo spostamento nelle riserve o nei giardini botanici

Gli esperti concordano sul fatto che sarebbe ideale proteggere le piante rare nel loro habitat, dove sono endemiche. E non solo per una questione di microclima. Purtroppo talvolta ciò non è possibile, ed allora, piuttosto che veder morire lentamente la specie, esse vengono trapiantate in dei giardini botanici, ed al bisogno all’interno di alcune serre, che riproducono artificialmente il microclima adatto a farle crescere. Dopo la riproduzione al di fuori dell’ambiente naturale sarebbe ottimare tentare di piantarle nuovamente nei boschi.