“Non sono sani”. Vietato l’allevamento di questi cani in Norvegia

Ecco i motivi per cui la Norvegia ha deciso di vietare l’allevamento di due razze specifiche di cani. Si tratta di una sentenza storica 

quali cani ha vietato la Norvegia
Divieto cani (Foto di Peggy und Marco Lachmann-Anke da Pixabay)

In alcuni Paesi è vietato allevare alcune razze di cane. In Inghilterra e in tutta la Gran Bretagna, ad esempio, a seguito del Dangerous Dog’s Act del 1991 è stato vietato il possesso di alcuni cani. Una legge che ha proibito avere il possesso di quattro razze e dei loro possibili incroci: Tosa, meglio noto come Mastino giapponese, tutte le varietà di Pitbull, il Fila Brasileiro (o Mastino Brasiliano) e il Dogo Argentino.

Il motivo di questa scelta del Parlamento inglese è la pericolosità potenziale di questi cani. Ma non solo oltre manica, perché in molti Paesi alcune razze vietate. In Norvergia, ad esempio, sono vietati sia il cane lupo di Saarloos che il Tosa. Ma nei mesi scorsi altre due razze di cane sono stati vietati dal tribunale di Oslo con una sentenza davvero incredibile.

La Norvegia vieta altre due razze: l’incredibile motivo

divieto allevamento bulldog inglesi e Cavalier King Charles spaniel
Palazzo Reale di Oslo (Foto di Monica Volpin da Pixabay)

Niente più allevamenti di razze di cani brachicefali, ovvero a muso corto in Norvegia. A deciderlo è stato il Tribunale distrettuale di Oslo con una sentenza all’unanimità a seguito di una controversia legale tra alcune associazioni animaliste, capitanate da Animal Protection Norway, e le organizzazioni degli allevatori di cani di razza, guidati dalla Norwegian Kennel Club (NKK).

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Alla fine hanno vinto i primi che hanno ottenuto il divieto di allevamento per il Cavalier King Charles spaniel e per il Bulldog inglese. Due razze molto amate ma con una caratteristica – tipica dei brachicefali – di soffrire alcuni e determinati problemi di salute. E proprio per questi possibili di salute il tribunale di Oslo ha decretato che non sarebbe possibile allevare animali sani. Soprattutto a causa della crudele selezione genetica compiuta dall’uomo al fine di ottenere esemplari sempre più belli e dall’aspetto particolare. In parole povere si tratterebbe di un allevamento non etico.

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A seguito della sentenza, con l’Animal Welfare Act 25, il Cavalier King Charles spaniel sarebbe suscettibile a mal di testa cronico, difetti cardiaci, patologie oculari e problemi articolari. Mentre il Bulldog inglese potrebbe essere afflitto da Sindrome Brachicefalica. Senza dimenticare le possibili patologie della pelle, i calcoli renali e i problemi articolari.