Non è un film di fantascienza: questo pesce esiste davvero

Un pesce rarissimo avvistato di recente dagli studiosi, le meravigliose creature del mare continuano a riservare sorprese

avvistato pesce rarissimo Barreleye fish
Barreleye fish (Foto Adobe)

Il mare continua a riservare sorprese meravigliose agli studiosi e agli appassionati di fauna marina. Del resto gran parte delle profondità oceaniche sono inesplorate e rappresentano un mondo lontanissimo da quello della superficie. Basta ricordare che oltre i 1000 metri di profondità la luce solare non riesce a penetrare lo strato d’acqua e il buio è pressoché totale. Mentre pressione e temperature sono insopportabili per la maggior parte degli esseri viventi.

In queste profondità vivono specie misteriose difficilmente avvistabili, se non da studiosi e ricercatori. Spesso arrivano notizie dei ritrovamenti di carcasse di misteriose creature sulle spiagge che si affacciano sugli oceani. Ma incontrare questi animali dal vivo è rarissimo, se non unico. Questo è quanto è accaduto a un’equipe di ricercatori del Monterey Bay Aquarium Research Institute.

Lo stranissimo pesce delle profondità oceaniche, sembra un alieno

avvistato pesce rarissimo Barreleye fish
Barreleye fish (Foto Adobe)

I ricercatori californiani si sono imbattuti in una immersione a circa 800 metri di profondità in un pesce rarissimo e dalle piccole dimensioni. Ma la sua stranezza è un’altra: possiede una testa e la pinna posteriore completamente trasparenti. Il suo nome scientifico è Macropinna microstoma, noto nei paesi anglofoni come Barreleye fish.

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Negli ultimi 30 anni è stato avvicinato solo 8 volte. All’inizio si riteneva che i suoi occhi fluorescenti puntassero esclusivamente verso l’alto. Successivamente si è scoperto che la creatura ruota gli occhi per seguire le sue prede. I suoi particolarissimi occhi verde fluorescente infatti servono a distinguere gli ostacoli e a ricercare le prede tra la bioluminescenza delle creature abissali e la fioca luce che arriva dall’alto.

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Il Barreleye fish si nutre di zooplancton che contende ai sinofori, invertebrati dello stesso phylum delle meduse, muniti di tentacoli molto urticanti. La membrana trasparente che ricopre la sua testa, formando una specie di elmo trasparente, ha proprio la funzione di proteggere i suoi occhi verdi e di garantirgli la possibilità di nuotare tra i sinofori alla ricerca di cibo. Una creatura stranissima tra le tante che l’oceano nasconde nelle sue profondità.