Migliora l’aria in casa, tutti i segreti per coltivare il Clorophytum

Conosciuta come Falangio o Clorophytum, questa pianta ha la speciale caratteristica di purificare l’aria. Tienila in casa e goditi gli effetti

chlorophytum in casa
chlorophytum (pixabay)

Il Clorophytum è una bellissima pianta ornamentale, apprezzata soprattutto per le sue foglie lunghe e dai colori giallo splendente e verde scuro. Oltre ad essere molto bella è anche molto utile, soprattutto per chi vive in appartamenti in città. Il motivo? Ha la capacità di purificare l’aria.

Ma come può una pianta pulire l’aria della casa ed eliminare le sostanze nocive? Il segreto sta proprio nelle sue foglie, che come spugne assorbono l’aria sporca regalando un’aria piena di ossigeno. Scopriamo le qualità di questa pianta e come curarla in casa.

Chlorophytum: la pianta bella ed utile

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chlorophytum (pixabay)

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Durante la fase di fotosintesi clorofilliana, il Clorophytum assorbe anidride carbonica e altra sostante come il monossido di carbonio, liberando ossigeno in gran quantità. Per questi motivi, il Clorophytum è da sempre una delle piante ornamentali più amate. La sua particolarità poi è dovuta anche alle foglie lunghe ed arcuate, che radicano a forma di rosetta e dalla quale spuntano dei fiori bianchi. Quando questi cadono svolgeranno un compito importante per la riproduzione della pianta stessa.

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Originaria dell’africa meridionale, questa pianta è ormai comune anche nel nostro paese. È una pianta che ama la luce, soprattutto diretta, tranne in estate dove il calore forte potrebbe bruciare le foglie. In inverno le annaffiature sono molto rade, basta infatti dare da bere al Clorophytum solo 2 o massimo 3 volte al mese. In estate il discorso cambia e sarà necessario passare a 2 annaffiature settimanali. 

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Anche in casa bisogna prestare attenzione al tipo di terreno che si sceglie, questo deve essere leggero e ricco e concimarlo circa due volte al mese con un concime ricco di azoto per favorire la crescita del fogliame. L’aspetto positivo del Clorophytum è che non va potato, ma attenzione al colore delle foglie, se virano al marrone stiamo sbagliando l’annaffiatura, se invece presentano zone secche e bordi gialli allora sarà meglio eliminare la foglia per intero.

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In natura esistono svariate specie di questa stupenda pianta. Tra quelle più comuni troviamo la Clorophytum Laxum, con foglie verdi splendenti orlate di bianco, la Clorophytum Ondulatum che si presenta con foglie strette e la Clorophytum Comosum, che ha invece fitte foglie lunghe a cespuglio.