Nuota in un lago ghiacciato ma non trova l’uscita, secondi contati per l’atleta: “Sta annegando”

Momenti davvero tragici per l’atleta protagonista di questa disavventura, sta annegando sotto la lastra di ghiaccio che ricopre un lago ed all’improvviso accade qualcosa di inaspettato. 

Boris Oravec in un lago
Boris Oravec, nuotatore – Screenshot video – Ecoo.it

Nuotare sotto la coltre ghiacciata di un lago, un’impresa che Boris Oravec aveva studiato in ogni minimo dettaglio, si era allenato per superare i suoi limiti, era sicuro di potercela fare. Purtroppo però le cose non vanno sempre per il verso giusto, talvolta bisogna fare i conti con gli imprevisti, l’adrenalina, l’ansia, la paura, la confusione, fattori che mandano nel pallone anche la persona più lucida e pacata del mondo. La vita può giocare brutti scherzi ed essere pronti a mettersi in ballo potrebbe risultare difficile se non a volte impossibile. 

La storia di Boris ha colpito il Mondo intero, le immagini diffuse rapidamente sul web, hanno lasciato senza parole milioni di utenti. Vedere una persona in difficoltà, disorientata senza via d’uscita è uno spettacolo terrificante, reso ancor più macabro dal fatto che il diretto interessato era in apnea da ormai troppo tempo. Lottare contro la morte, fare di tutto per cercare l’unica via di uscita verso la salvezza sarà stato per l’atleta molto più difficile di quanto pensasse.

Boris Oravec, era pronto a tutto tranne a morire  

Borsi Oravec, un’atleta professionista svedese, sapeva a cosa stava andando incontro, ragion per cui, prima di calarsi nelle acque gelide, ha deciso di allenarsi e prepararsi fisicamente e mentalmente per la prova. Dopo essersi immerso ed aver nuotato per qualche metro, Boris ha perso il senso dell’orientamento ed ha iniziato a muoversi senza meta sott’acqua. Lo staff che lo accompagnava in questa impresa ha capito subito la gravità della situazione, l’uomo era da troppo tempo sott’acqua e l’ossigeno si stava esaurendo.

quanto è alto un'atleta
Atleta che nuota – Screenshot video – Ecoo.it

Urlando e cercando di spaccare il ghiaccio gli uomini di Boris non si sono fermati dinanzi all’ostacolo, anzi, in tutti i modi hanno attirato l’attenzione dell’atleta che spaesato non sapeva dove andare. In questa storia dobbiamo considerare non solo il panico generale ma anche l’effetto che l’acqua gelida provoca sul corpo. Usata anche in medicina, l’acqua fredda a -15° è considerata un toccasana per la salute in quanto stimolerebbe in positivo il corpo. Di solito ci si immerge in vasche con ghiaccio per alcuni secondi anche se per la fattispecie esistono tecniche differenti. Nel caso di Boris invece la medicina non ha avuto alcuna valenza dal momento che ha rischiato di annegare senza ossigeno, con i movimenti limitati dal freddo e con il cuore sotto sforzo dal momento che pompava sangue per riscaldare il corpo.

L’atleta sta per annegare, all’improvviso il miracolo 

Trascorrono all’incirca 55 secondi e Borsi finalmente riesce ad uscire dal lago con una corda che afferra come se fosse la sua ancora di salvezza. Dopo essersi ripreso dallo shock ha spiegato che aveva perso completamente la visibilità, mentre cercava di mettersi in salvo il suo cervello non lo aiutava affatto in quanto, preso dal panico, ha iniziato a pensare che sarebbe morto. Per fortuna è stata una tragedia sfiorata, un episodio che Boris difficilmente dimenticherà e dal quale trarrà un grande insegnamento. In alcune circostanze la sicurezza non è mai troppa, prima di compiere un’impresa bisogna considerare ogni eventuale pericolo per sapere sempre cosa fare anche nelle avversità più impervie che la vita offre. La natura non perdona e l’atleta svedese ne ha avuto un piccolissimo assaggio.