Jet privato, le follie dei ricchi anche per brevi tratte

Questa volta si parla di pratiche poco virtuose. Ad essere sotto i riflettori di greenpeace sono gli affitti di jet privati solo per poco tempo

jet privati tratte corte
Aereo (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

In realtà non si dovrebbe neanche arrivare a questi eccessi per provare sdegno. Tuttavia si tocca veramente il fondo. Ne è convinta la nostra redazione quanto Greenpeace. Ovviamente si tratta di pratiche portate avanti da persone con un alto tenore di vita. L’affitto di un jet privato costa migliaia di euro per poco tempo. Ed è proprio questo il punto. Gli affitti brevi. Non che quelli lunghi siano meno inquinanti, anzi. Tuttavia sono mezzi di trasporto, che in un’economia purtroppo globalizzata possono permettere di attraversare il Pianeta in poco tempo e così consentire quell’alta velocità che sembra condizione necessaria.

Mentre l’affitto di jet privati per spostamenti brevi è assolutamente non sense. Considerando che le fasi di atterraggio e di partenza sono quelle più inquinanti, si deve arrivare alla conclusione che devono essere vietati. Perché non necessari. Almeno nel senso etico del termine, specialmente qundo dall’altra parte il peso ambientale è piuttosto ingente.

Greenpeace ed i jet privati in Italia

jet privati tratte corte
Aereo (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

L’Italia si aggiudica spesso i primati poco virtuosi. Nella lista messa a punto dall’organizzazione Greenpeace, il nostro Paese è al quarto posto su scala europea per numero di affitti di jet a breve termine e per tratte corte. L’analisi è stata condotta dalla società olandese di consulenza ambientale CE Delft per conto di Greenpeace CEE. I risultati hanno portato alla luce che il 55% dei voli impiega meno di 750 chilometri. E l’Italia si trova al quarto posto tra i Paesi europei in quanto affitto di jet privati a breve distanza, con 55.624 voli effettuati nel 2022.

Il divieto dell’Aeroporto di Amsterdam

jet privati tratte corte
Aereo (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

Ed invece dall’Olanda arriva un’iniziativa virtuosa. L’aeroporto di Amsterdam Shipol vieterà entro il 2025 l’atterraggio e la partenza dei jet privati, per ridurre le emissioni di anidride carbonica ed anche per ridurre l’inquinamento acustico. La notizia arriva anche questa volta da Greenpeace. Si dovrebbe prendere esempio se si voglio seriamente implementare delle politiche nazionali ed europee che possano essere efficaci anche in un raggio d’azione a breve – medio termine.