Intelligenza artificiale e lavoro: quali sono al sicuro

L’intelligenza artificiale è protagonista del dibattito globale. Quello che risulta in grado di fare potrebbe infatti mettere a rischio molte professioni ma quali sono invece quelle che almeno nel prossimo futuro sono comunque al riparo dall’invasione?

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IA (Foto da Canva – Ecoo.it)

La questione legata alle IA, alle intelligenze artificiali, tiene banco e c’è per esempio un moto che coinvolge i principali rappresentanti del comparto tecnologico, tra cui Elon Musk, che hanno chiesto una moratoria per bloccare lo sviluppo delle intelligenze artificiali di almeno 6 mesi. Il rischio è che queste nuove frontiere della tecnologia si trasformino in un pericolo: “gli sviluppatori delle intelligenze artificiali sono bloccati in una corsa fuori controllo per sviluppare e rilasciare menti digitali sempre più potenti che nessuno, neanche i loro stessi creatori, possono comprendere, predire o controllare in maniera affidabile“.

Questo si legge per esempio nella lettera che è stata pubblicata da Future of Life Institute e a firma, oltre Elon Musk, anche di Steve Wozniak di Apple e da Rachel Bronson presidente del Bullettine of the Atomics Scientist che si occupa di informarci su quanto ci avviciniamo all’apocalisse. Non è quindi una questione da sottovalutare soprattutto perché un nuovo studio appena pubblicato dalla University of Pennsylvania mostra come circa l’80% della forza lavoro verrà coinvolta in qualche modo dall’implementazione dei sistemi di intelligenza artificiale. Quali sono quindi i lavori che invece potrebbero rimanere al sicuro?

I salvati e i perduti dell’intelligenza artificiale

Il sistema su cui poggiano le intelligenze artificiali permette di produrre testi e immagini, si tratta della cosiddetta intelligenza artificiale generativa: a partire da una serie di input viene fornita una risposta che rientra nei canoni che sono stati dati. Questo significa che almeno parte del lavoro di scrittura di testi e produzione di immagini può essere svolto da una persona sola, ammesso che questa persona sia comunque dotata di una buona dose di creatività, utilizzando gli strumenti dell’intelligenza artificiale.

lavori con intelligenza artificiale
Intelligenza artificiale (Foto da Canva – Ecoo.it)

Ma questo significa effettivamente che per esempio tutte le varie maestranze creative che si muovono nell’entertainment rischiano di sparire? In realtà è difficile che, per quanto possa essere affascinante ed economicamente valido affidarsi ad una intelligenza artificiale per scrivere email pubblicitarie o per produrre una grafica dell’ultimo minuto, una IA possa per esempio sostituire un regista, uno sceneggiatore, un autore o un grafico. E allargando un po’ lo sguardo di certo ci sono anche molte altre professioni che per ora dovrebbero mantenersi al sicuro: dagli idraulici ai cuochi passando per gli atleti.

Dove non arriva (forse) l’intelligenza artificiale

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Trattore (Foto da Canva – Ecoo.it)

Lo studio non parla di sostituzione quanto di influenza dell’intelligenza artificiale sul lavoro. Anche per gli stessi autori di testi per il cinema o la tv, per esempio, potrebbe risultare comodo farsi aiutare da un intelligenza artificiale per buttare giù qualche idea se si è bloccati per poi lavorarla mettendo a frutto la propria personale attitudine. Ma ci sono comunque alcune zone del mondo del lavoro che difficilmente saranno toccate anche solo per caso dall’intelligenza artificiale. Si tratta di lavori manuali con un basso tasso di meccanizzazione e di avanzamento tecnologico, al momento. L’idraulico che vi arriva a casa per sostituire un tubo che perde non potrà essere scambiato con una intelligenza artificiale come pure i grandi chef, gli atleti delle competizioni sportive, gli agricoltori. Per ora almeno.