Glifosato, dall’Ue arriva una proroga: si potrà usare per altri 10 anni

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Glifosato (Foto da Unsplash) – ecoo.it

L’erbicida più usato al mondo potrà continuare ad essere presente nei prodotti alimentari per altri 10 anni. Solo che ha del potenziale cancerogeno.

Le lobby del glifosato hanno vinto un’altra volta. Da tempo l’Olanda ne ha vietato la vendita ai privati, ed in Francia esiste una rigida regolamentazione sui limiti massimi di erbicida. Ma non basta. L’utilizzo di glifosato nell’agricoltura è talmente ampio che una direttiva europea dovrebbe escluderlo dai prodotti consentiti nell’agricoltura. Ed invece no.

L’Efsa ha giudicato il glifosato sicuro già il luglio scorso, anzi, per essere precisi, ha specificato che “non ha evidenziato alcuna area di preoccupazione critica“. Ed ora potrebbe arrivare il via libera della Commissione europea, che ha deciso di rinnovare l’utilizzo dell’erbicida per altri 10 anni. La questione sarà comunque soggetta a votazione il prossimo 13 ottobre.

Le associazioni ambientaliste non sono affatto contente, anche se ci saranno dei paletti nell’utilizzo del glifosato. Per prima cosa ne sarà vietato l’utilizzo per il disseccamento dei raccolti, pratica piuttosto comune nella produzione di cereali. Inoltre saranno obbligatorie fasce tampone di almeno 5-10 metri per evitarne la dispersione nell’ambiente. E per ultimo, ma non meno importante, il divieto di utilizzare il glifosato nei pesticidi sparsi nei giardini e parchi pubblici.

Glifosato, la sua pericolosità

Da questi presupposti, e da questi paletti è chiaro che la Commissione europea stessa riconosce la controversa natura del glifosato. Nonostante l’Efsa lo ritenga sicuro, non tutte le commissioni mediche sono d’accordo. Già nel 2015 lo Iarc di Lione lo aveva iscritto nelle liste delle liste dei “probabili cancerogeni“. Da quel momento è iniziata una battaglia per eliminarlo dall’agricoltura e dall’utilizzo in ambito urbano.

Il glifosato è un erbicida chimico utilizzato dagli anni Settanta nei campi. La sua fama è dovuta al fatto che è molto efficace nell’uccidere le erbe infestanti spontanee, mentre non ha effetto nocivo sulle piante geneticamente modificate. In questo modo è stato possibile incrementare la resa dei raccolti ed eliminare parte del lavoro di fatica. In ambito urbano è molto utilizzato per tenere lontane le erbacce da ferrovie e strade. Solo che fa male.

Alcuni esperimenti sui topi hanno verificato la cancerogenità del glifosato. Lo stesso non è stato possibile accertare sugli esseri umani. Fatto sta che si tratta sempre di un prodotto chimico, che dovrebbe essere eliminato il più possibile dai campi, in virtù di una visione ecologicamente sostenibile dell’agricoltura.

Ed invece, con tutta probabilità, il suo utilizzo verrà rinnovato per altri 10 anni. Alcuni parlamentari hanno criticato la proposta, a loro avviso contraria ai pareri scientifici. Tuttavia la lobby del glifosato è talmente forte da riuscire a surclassare la classe scientifica. Ed allora potremmo avere questo erbicida negli alimenti da supermercato per un decennio a venire. Con tutte le conseguenze annesse.