Galline, allarme aviaria: come riconoscere quelle malate

Torna l‘allarme per influenza aviaria. Alcuni casi si sono recentemente verificati in Europa dell’est e Germania tra il pollame delle aziende agricole e in uccelli selvatici. Identificata per la prima volta in Italia più di un secolo fa, l’influenza aviaria è una malattia che colpisce gli uccelli, in particolare il pollame, causata da un virus dell’influenza di tipo A. Può essere a bassa o ad alta patogenicità. Trattandosi di una zoonosi può anche trasmettersi dall’animale all’uomo.

Negli uccelli si manifesta con sintomi diversi, dalle forme più leggere a quelle più contagiose e severe che portano alla morte dell’animale. Per proteggere gli allevamenti di pollame è quindi essenziale adottare misure di biosicurezza e prevenzione della malattia.

Come si manifesta l”influenza aviaria nelle galline

Galline aviaria malate come riconoscerle
Pollaio (Pixabay)

L’influenza aviaria colpisce tutte le specie di uccelli, in particolare il pollame quindi galline, polli e tacchini. Nel pollame da allevamento l’infezione si manifesta di solito con sintomi evidenti, cosa che non accade invece con gli uccelli acquatici. Anatre e oche, infatti, contraggono raramente l’influenza aviaria e se lo fanno è in forma più lieve. Possono però trasmetterla e questo può essere un problema.

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L’influenza aviaria è causata dal virus dell’influenza A dei sottotipi H5 e H7 e si distingue tra ad alta e bassa patogenicità. Per mutazione si può passare dal virus a bassa e alta patogenicità che, come suggerisce il nome, è più contagioso e possiede una mortalità più alta

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Nelle galline affette dall’influenza aviaria ad alta patogenicità il virus si manifesta principlamente con difficoltà respiratorie. La malattia causa poi un calo della produzione di uova i cui gusci risultano più sottili o alle volte totalmente assenti. Inoltre si osservano tumefazioni nella regione della testa e un atteggiamento letargico. In generale la mortalità degli animali affetti è alta.

Per prevenire la diffusione della malattia è essenziale che le aziende agricole rispettino scrupolosamente le norme igieniche. In più le persone che vivono a contatto con i volatili malati sono potenzialmente a rischio di contrarre la malattia e per questo devono prestare particolare attenzione ai sintomi che in genere compaiono da 2 a 14 giorni dopo il contagio e si manifestano come una grave influenza.