Europa, terra di impianti di centrali elettriche a carbone, in particolare in due paesi: vediamo una panoramica delle più inquinanti del vecchio continente
![centrali elettriche Europa inquinamento](https://www.ecoo.it/wp-content/uploads/2023/05/centrale.jpg)
La decarbonizzazione del Pianeta entro il 2050 è la priorità all’ordine del giorno sul tavolo della transizione energetica. Strategie e politiche sono incentrate sulla progressiva riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera, ricorrendo alle fonti rinnovabili. Eolico e fotovoltaico diventano i protagonisti assoluti della svolta green cui propendono tutti i paesi. In Europa, il passaggio graduale, deve fare i conti con una situazione preesistente da monitorare, attuando sforzi verso l’inversione di marcia sul lato ambientale.
L’utilizzo del carbone in Europa sta diminuendo con una percentuale dell’1% all’anno, troppo poco per mantenere le tempistiche degli accordi internazionali. Si continua a generare, a livello continentale, un quinto circa delle emissioni inquinanti proprio attraverso gli impianti a carbone. Si contano circa 300 impianti attivi dislocati in tutta Europa che dovranno via via arrivare alla loro naturale fine di ciclo vita, ma i tempi non collimano con le esigenze sostenibili di cui necessita il Pianeta.
Le centrali più inquinanti
La panoramica delle centrali elettriche a carbone, su territorio continentale, parte dalla Germania dove si trovano due dei maggiori emettitori di carbonio europei, vale a dire l’impianto di Neurath a gestione RWE, seguito dalla centrale di Boxberg con sede tedesca, ma a gestione della società Ceca EPH. La Polonia invece ospita l’impianto più inquinante di tutto il continente europeo: la centrale di Belchatòw, gestita dalla PGE. Sono questi tre impianti i più inquinanti, fautori della maggior parte delle emissioni di Co2.
![decarbonizzazione Pianeta dismissioni centrali](https://www.ecoo.it/wp-content/uploads/2023/05/carbone.jpg)
Nell’elenco delle maglie nere europee troviamo anche l’impianto bulgaro di lignite di Maritsa East 2, gestito dalla BEH, ma la parte del leone la fanno Germania e Polonia, responsabili del 30% delle emissioni del settore energetico dell’UE, con le altre nove centrali a carbone più inquinanti del territorio europeo. Lo scenario appare desolante quindi, ma la Germania sembra orientata a muoversi rapidamente per procedere all’abbandono del carbone. La Polonia invece, tergiversa e non ha ancora fissato date di svolta.
L’Italia
![carbon fossile primo inquinante mondo](https://www.ecoo.it/wp-content/uploads/2023/05/carbon-fossile.jpg)
Il nostro paese non compare nella lista nera delle centrali elettriche più inquinanti, ma recentemente sono state riportate a pieno regime diverse centrali a carbone italiane, facendo registrare un aumento dell’82% della produzione di energia elettrica da questa fonte. Chiaramente si legge come una misura temporanea ed emergenziale legata alla situazione contingente geopolitica derivata dal conflitto in Ucraina e la conseguente crisi energetica, ma non bisogna abbassare la guardia ed è necessario virare al più presto tutta la produzione sulle rinnovabili.
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