Dopo 22 anni, per puro caso, la natura riporta a galla un mistero sconvolgente

William Moldt era scomparso da ben 22 anni: a distanza di tempo, la natura fa chiarezza su uno dei misteri più sconvolgenti per quel che concerne la Florida

Google Earth come funziona
Scoperta clamorosa grazie a Google Earth (Adobe Stock) – ecoo.it

Era il 1997, l’anno funesto in cui, dalla contea di Palm Beach in Florida, scomparve l’allora 40enne William Moldt. Tutto ciò che rimaneva di lui, nonostante le ricerche siano proseguite per oltre due decenni, era l’ultimo messaggio che l’uomo, nella sera della sua scomparsa, aveva inviato alla fidanzata: “Sono al bar, tra poco torno“. Ma William, in quella tragica giornata, non fece mai ritorno a casa come promesso.

Sono trascorsi ben 22 anni, e dell’uomo non sono mai state trovate tracce. Nonostante l’impegno incessante da parte degli inquirenti e delle forze di polizia, pareva proprio che il 40enne si fosse dissolto nel nulla. Perlomeno, questa era la situazione fino a quando, nel settembre 2019, una scoperta clamorosa contribuiva ad imprimere una sterzata decisiva alle indagini.

Fu qualcuno di molto lontano dalla zona in cui sparì William ad allertare le autorità rispetto alla presenza di un’automobile sospetta nelle profondità di un laghetto. La natura, a distanza di oltre due decenni, lasciava scoprire le prime tracce della sorte – tragica – di William. Approfondiamo insieme in che modo si è risolto uno dei misteri più fitti e travagliati di sempre.

William Moldt era scomparso nel 1997: la natura riporta a galla un mistero sconvolgente

Moltissime sono le verità e i luoghi avvolti dal fascino che la natura, attraverso espedienti che definire spettacolari è riduttivo, è in grado di riportare a galla. Solamente qualche giorno fa, vi avevamo narrato dell’imminente svuotamento del lago di Vagli Sotto, in provincia di Lucca. Fin qui, nulla di clamoroso. Se non fosse per il fatto che, con il prosciugamento della diga, avremo finalmente la possibilità di ammirare le rovine di Fabbriche di Careggine, un paesino del XIII secolo che era stato sommerso proprio in seguito alla costruzione del bacino.

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L’auto nel laghetto (YouTube) – ecoo.it

Che la natura sia abilissima nel tenere celati i suoi misteri, è un fatto ormai risaputo. Talvolta, però, è proprio quest’ultima a restituirci delle verità che, ad uno sguardo più attento, erano sempre state sotto ai nostri occhi. Nel settembre 2019, nello specifico, fu un utente del web ad individuare la macchina a bordo della quale, ben 22 anni prima, era scomparso William Moldt. Come la persona in questione è pervenuta ad una simile scoperta? Semplicemente, utilizzando Google Earth!

Il fautore del ritrovamento – un ex cittadino di Wellington – stava infatti effettuando una ricerca satellitare, quando ha notato la presenza di un’auto nelle profondità di un laghetto che si trovava nei pressi del suo vecchio vicinato. Allertato da quell’immagine – a dir poco surreale per essere vera -, l’utente ha immediatamente contattato le autorità per riferire di quella sua strabiliante scoperta.

Quello che la polizia, prontamente intervenuta nel luogo in cui si trovava lo stagno, avrebbe compreso di lì a poco, è una verità alla quale sia l’utente stesso, sia i familiari di William stentarono a credere. La vettura in fondo al laghetto, che versava in un avanzato stato di calcificazione, era proprio la macchina a bordo della quale si era allontanato il 40enne di Palm Beach ben 22 anni prima.

Le ricerche condotte successivamente permisero di confermare il tutto. I resti di Moldt, dato per disperso da oltre due decenni, giacevano proprio nelle profondità di quel laghetto, assieme all’automobile di sua proprietà. Solo nel 2019, dunque, si riuscì a far luce su un mistero risalente addirittura al 1997. Tutto merito dello strumento di Google Earth, che all’epoca della scomparsa di William non era nemmeno stato fondato.

Google Earth risolve un mistero di 22 anni fa: trovati i resti di William nelle profondità di un laghetto

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L’auto avvistata grazie a Google Earth (YouTube) – ecoo.it

Ci è voluta la creazione di Google Earth, nonché l’occhio attento e vigile di uno dei suoi milioni di fruitori, per risolvere un mistero apertosi addirittura nel secolo scorso. Fortunatamente, alla fine, è stato possibile comprendere cosa fosse accaduto a William Moldt, scomparso dalla sua cittadina in Florida nel lontano 1997. A distanza di 22 anni, grazie alla tecnologia sopracitata, quello che sarebbe potuto rimanere un enigma irrisolto ha trovato la sua soluzione.