Cosa attira gli squali a riva: l’ultimissima scoperta

Negli ultimi anni sono sempre più frequenti gli attacchi ai bagnanti da parte degli squali. Ma cosa attira questo pericoloso predatore a riva?

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squalo (Pixabay)

Tra gli animali più pericolosi per l’uomo c’è senza dubbio lo squalo, in particolare quello bianco, che si contraddistingue per la pinna dorsale a forma di triangolo e per il muso appuntito. Si tratta di una delle specie più grandi e può arrivare fino a 6-7 metri di lunghezza. Principalmente si nutre di pesci, delfini o altri squali. Negli ultimi anni, sono sempre più frequenti gli avvistamenti vicino la costa, i quali rappresentano un vero e proprio rischio per coloro che si trovano nelle vicinanze. Tuttavia, in base a quanto afferma la scienza, gli attacchi all’uomo sono frutto di una confusione di identità. Il grosso predatore potrebbe scambiare i bagnanti per dei pesci.

Gli squali sono presenti anche in Italia, ma gli episodi di attacchi nel Mediterraneo sono pochissimi. Nel Tirreno, ad esempio, ci sono alcuni tra quelli più pericolosi per l’uomo: il bianco, il mako, la verdasca (meglio conosciuto come squalo azzurro), lo squalo martello e lo squalo volpe. Si rischia di incontrarli principalmente negli stressi, come quello di Messina. Ciò è dovuto dalla grande quantità di pesci che abitano queste acque. Una ricerca effettuata dal Marine Ecology Progress Series ha scoperto che gli squali trascorrono tantissimo tempo vicino alle luci e al frastuono delle città, talvolta anche molto vicino alla riva. Dunque, tale predatore sembra avere anche una grande tolleranza ai suoni e alle luci dei centri abitati.

Perché gli squali si avvicinano alla riva

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squalo (Pixabay)

In base a quanto sostenuto dagli studiosi, ciò che li attira è la grande quantità di scarti alimentari, come ad esempio i pesci morti. Tuttavia, questo potrebbe rappresentare un serio pericolo per il feroce animale. Gli squali, infatti, in questo modo sono esposti maggiormente a sostanze inquinanti tossiche e questo potrebbe provocare non poche conseguenze sulla loro salute.

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Nonostante siano molto rari gli attacchi dell’animale in Italia, nell’eventualità in cui avvengano la prima cosa da fare è mantenere la calma. Sicuramente cominciare a nuotare non consente la messa in salvo. Infatti, sempre che non ci si trovi vicino la riva, è difficile dileguarsi da uno squalo. Dunque, l’unico modo è quello di dirigersi verso l’imbarcazione più vicina e di non perdere mai di vista il pesce. Inoltre, fingere di essere morto, è un altro errore.

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L’unico modo per sopravvivere è fargli capire di essere una minaccia più temibile di quanto lo sia lui stesso. Dunque, bisognerà colpirlo al muso, alle branchie o agli occhi fino a quando questo non lo metterà in fuga. Per aggredirlo, meglio usare un oggetto come un fucile subacqueo, un sasso o una macchina fotografica. Tuttavia, se non si ha un’arma da poter utilizzare sarà necessario utilizzare il corpo stesso come ginocchia, gomiti e unghie fino a quando lo squalo non si sarà allontanato.