Cavalletta, storia e caratteristiche del flagello dell’antichità

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Locusta (Foto da Adobe – Canva) – ecoo.it

La cavalletta si differenzia sia dalla cicala che dal grillo. Per molto tempo è stata considerata una punizione divina. Quali sono le sue caratteristiche.

Quando si parla della cavalletta molte persone storcono il naso. Una delle caratteristiche di questo insetto, oltre a saltare, è che quando è presente in erba alta può far parte di un gruppo in cui ci sono milioni di esemplari. E vederli saltare tutti insieme può sembrare spaventoso quanto un film di Hitchcock. Non per niente ci sono delle persone che ne hanno vera e propria fobia.

Inoltre la cavalletta è stata considerata fin dall’antichità un flagello. Nella Bibbia, l’invasione di cavallette è una delle piaghe di Egitto inviate da Dio che hanno permesso la liberazione del popolo ebraico. La loro voracità non lascia scampo alle coltivazioni. Uno sciame può comprendere anche 80 – 100 milioni di esemplari, che quando cercano il cibo tutti insieme sono capaci di ingurgitarne una quantità tale da sfamare 35mila persone.

La lotta alle cavallette ha origini molto antiche. Ci sono tracce di tali tentativi di disinfestazione nella Cina del IX secolo A.C.. Inoltre Anche Omero ne parlava nell’Iliade, ed Aristotele ne studiava la morfologia ed i comportamenti. Una piaga nota fin dall’antichità.

Cavalletta, grillo e cicala, quali sono le differenze

Anche se hanno forma simile e modo di saltare dello stesso tipo, la cavalletta ed il grillo non sono la stessa cosa. Il grillo ha dimensione maggiore. La cavalletta un corpo più allungato. Ciò che li rende facilmente distinguibili, anche se spesso vengono confusi, è il colore. Il grillo è di un bel verde acceso, mentre la cavalletta ha una colorazione che va dal grigio al marrone. Il verso è differente. Il grillo è famoso per il suo cri cri onomatopeico.

Le cavallette e le locuste sono la stessa cosa. La cicala è simile ad entrambi, ma anziché cantare di notte fa il suo celebre verso, che le ha fatto meritare il famoso aneddoto, anche di giorno, per tutta la durata della permanenza del sole. Le cavallette hanno tre zampe: due servono per camminare, mentre la terza per saltare. Hanno le antenne come organo di equilibrio e di senso. Vivono prevalentemente in zone calde. La più famosa è la locusta del deserto. Mangiano praticamente qualunque cosa incontrino, privilegiando i vegetali e devastando così intere coltivazioni.

Le locuste si mangiavano già nell’antichità

Una delle questioni più dibattute in campo alimentare degli ultimi anni è proprio la farina a base di grillo. Questi insetti, come anche la cavalletta, in Oriente sono già considerati alimento. Ed in quanto tali allevate. Sono ricche di proteine, e possono supportare la lotta alla fame nel mondo. Già nel Vangelo di Matteo si parlava di questo. A quanto pare, Giovanni Battista, affamato e solo nel deserto, mangiava locuste e miele.