Un pescatore filippino è alle prese con la cattura di una cernia gigante, ma non immagina che il pesce possa diffondere il panico nel villaggio.
Arnold Kostantino è un pescatore che vive in un villaggio delle Filippine. Un giorno, mentre è a pesca, riesce a prendere all’amo una cernia gigante, lunga oltre 2 metri e pesante circa due quintali e mezzo. Dopo una grande fatica per catturare il pesce, riesce e vincere, e a sollevarlo nella sua imbarcazione. In breve, torna al porto, dove scarica il pesce di fronte lo sguardo sbalordito di tutti.
I mercanti iniziano a tagliare l’animale, per poterlo poi vendere al mercato. Nelle sue viscere, però, ecco l’inatteso ritrovamento: il distintivo d’oro della polizia locale, sembra nuovo di zecca. Subito viene sollevato il dubbio, gli abitanti del villaggio si chiedono se la cernia possa aver divorato un poliziotto, o forse se il distintivo sia finito accidentalmente in acqua.
Il mistero del distintivo nelle viscere della cernia
Ovviamente, nessuno può dare una risposta certa all’accaduto. Bisogna sapere, però, che gli attacchi di cernie giganti alle persone non sono rari. Non a caso, sono numerose le aggressioni testimoniate ai danni dei sub. Certo, ciò non spiega la presenza del distintivo della polizia nello stomaco del pesce. La cernia indopacifica è uno dei pesci più grandi al mondo.
Le sue dimensioni incutono paura, nonostante la sua lentezza, i suoi attacchi sono molto pericolosi. La sua bocca larghissima aspira le sue prede, e tra queste ci sono polpi, tartarughe marine e i gasteropodi. Grazie alla sua forza, riesce a tenere testa persino agli squali. Il ritrovamento del distintivo nelle viscere del pesce solleva grande scalpore nel villaggio, tutti ne parlano, tutti sollevano dei dubbi, persino si cerca negli archivi per scoprire se recentemente c’è stata la scomparsa di un poliziotto. Tuttavia, non si viene a capo del mistero.
La scoperta nelle viscere del pesce e il panico nel villaggio
Appartenente alla famiglia delle Serranidi, la cernia indopacifica presenza caratteristiche incredibili. Alcuni sommozzatori hanno riferito di aver avvistato esemplari anche più grandi, persino di 3 metri di lunghezza. Pesci solitari, le cernie non condividono quasi mai le aree insieme ad altri esemplari. Al massimo, nel giro di qualche chilometro, se ne possono avvistare due o tre.
Questa specie abita nelle aree dell’Oceano Pacifico e del Sud Est asiatico, ma anche nel Golfo Persico, nell’Oceano Indiano. Nuotano sui fondali rocciosi, raggiungendo una profondità massima di 200 metri, ma spesso nuotano in superficie, a pochi metri sotto il livello del mare. In Oriente sono un piatto prelibato, anche se spesso, la carne di cernia provoca la ciguattera, ossia un’intossicazione alimentare.
Questa è causata da una tossina di origine non batterica, nota come ciguatossina, molto diffusa nei pesci tropicali. Un’intossicazione alimentare del genere provoca sintomi precisi, come astenia, contrazioni muscolari involontarie, prurito, difficoltà nella deglutizione, formicolio, vista offuscata, nausea, convulsioni. I casi di mortalità, comunque, sono molto bassi, e si guarisce in pochi giorni, dopo l’assunzione di specifici farmaci. Qui, invece, la scoperta assurda dentro le viscere di un coccodrillo in Africa.