Casa e giardino, con queste piante addio allergia

Per chi soffre di allergie, ecco le piante giuste da avere in giardino per evitare crisi allergiche e rischiare di avere contatti pericolosi

come creare un giardino ipoallergenico
Bocche di leone (Foto Adobe Stock)

Sebbene non sia possibile eliminare da un giardino tutte le piante che producono polline, nè sarebbe desiderabile dato che sono utili alle api e ad altri insetti impollinatori, alcune riescono a fermare i franuli di polline e a ripulire l’aria, altre ne producono molto poco. Con un’attenta progettazione e scelta, le persone allergiche possono godere il giardino in ogni stagione.

Non tutte le piante danno un senso di benessere, come sa bene chi soffre di allergia. Si tratta del 10-30% degli adulti e il 40% dei bambini sono affetti da rinite allergica, quando il livello di polline è alto stare all’aria aperta non è una prospettiva allettante. Il polline è prodotto dall’apparato riproduttivo maschile della pianta e trasferito allo stigma, apparato femminile della pianta.

Quali piante scegliere per chi soffre di allergia

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Agrifoglio (Foto Adobe Stock)

Le allergie, tuttavia, non devono impedire di godere del giardino. Basta un po’ di progettazione degli spazi con piante a livello di polline bassi e i sintomi dell’allergia diminuiscono. L’esperto americano di giardinaggio Tom Ogren ha ideato una scala che misura il potenziale allergenico delle piante, detta OPALS (Ogren Plant Allergy Scale). Le piante sono valutate secondo un punteggio che va da 1 a 10. La betulla per esempio, ha un valore OPALS equivalente a 9.

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Le piante che presentano i valori della scala OPALS più bassi sono: le bocche di leone, con fiori di vari colori; l’agrifoglio variegato femmina che in autunno porta le bacche rosso vivo; la clematide di Armand, in primavera porta fiori stellati profumati bianco panna, ha un valore di 3; i garofanini hanno picole cime di fiori a piattino di vari colori e corrispondono alla scala n.3.

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Da evitare molti alberi, tra cui la betulla, i noccioli e i ginepri, impollinati dal vento e perciò ad alto rischio. Secondo uno studio americano, il polline trasportato dal vento può percorrere oltre 1600 km in 36 ore.