Vuoi andare in campeggio? Occhio a dove ti fermi: cosa dice la legge

Fare campeggio o parcheggiare un camper non è consentito ovunque sulla nostra penisola: Andiamo a scoprire dove è legale campeggiare in Italia e dove no

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Camper (Foto Pixabay) – Ecoo.it

Il campeggio è una modalità di fare una vacanza cambiando prospettiva per qualche giorno e provare un’altra dimensione di tempo libero. In genere al di fuori dalla tecnologia, dai comfort dei tempi moderni, a contatto con la natura e la semplicità dei gesti quotidiani. Sinonimo di relax, libertà e senso di pace, il campeggio si rivela un modo di trascorrere qualche giornata di vacanza all’aria aperta, in tenda, in roulotte o caravan.

Una formula alternativa al turismo tradizionale che appassiona molti vacanzieri nel mondo. Nasce nei primi del Novecento, in Inghilterra dove però viene inizialmente associato all’automobile. Alla portata dunque di quei pochi che ne possedevano una. Nel secondo dopoguerra nasce la prima struttura con servizi e sorveglianza con accesso a pagamento a Torino, nel Parco Leopardi: il primo campeggio italiano. Da quel momento si consolidano le aree attrezzate a campeggio che via via affinano le offerte di servizi sempre più complete e varie.

L’Italia e le zone di campeggio

In Italia non è consentito campeggiare dove si vuole, ma esistono delle località e delle aree ben definite dalla normativa vigente in ciascuna Regione. Non essendoci una legge nazionale è necessario informarsi rispetto alle norme vigenti nel luogo, nel comune o nella regione dove si intende andare a passare i giorni di vacanza. In generale in tutto il territorio italiano non è consentito sostare per campeggio in tutte le aree private (giardini, parchi) e in alcune aree pubbliche (piazze, parchi pubblici).

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Caravan (Foto Adobe) – Ecoo.it

Il campeggio è considerato tale se dura almeno 48 ore nel medesimo posto. Le strutture adibite a camping sono il luogo ideale e legale per effettuare il periodo di vacanza in modalità campeggio, con il proprio veicolo o affittandone uno sul posto. Come in tutti i luoghi di vacanza e villeggiatura si devono seguire le regole rispetto alle attività che si possono svolgere, agli orari e soprattutto allo smaltimento dei rifiuti. Tornando alla normativa relativa al campeggio libero che in Italia di fatto non esiste, il consiglio è quello di informarsi sui siti preposti per non incappare in spiacevoli contravvenzioni.

Informarsi bene prima

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Tenda (Foto Pixabay) – Ecoo.it

Anche i campeggiatori possono trovare un valido aiuto nelle app dedicate, per informarsi rispetto alle normative locali dei luoghi che si intendono visitare. Per il campeggio libero l’app creata è basata sulle esperienze degli utenti stessi condivise, che contribuiscono a dare informazioni utili ai colleghi amanti del free camping. Trovato il luogo giusto è importante seguire delle semplici regole per la sicurezza e rispettare quella principale per chi ama stare all’aria aperta: non si lasciano rifiuti in giro!