Camelia, molte le leggende su questo fiore: tutta la verità sulla sua bellezza..

Simbolo di perfezione e di bellezza la camelia è un fiore bellissimo. Ma soprattutto è circondato da miti e leggende

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Camelia

La camelia è una pianta appartenente alla famiglia delle Theaceae, originaria dell’Asia orientale e meridionale, nota per le sue vistose e profumate fioriture invernali. Le specie più comuni sono la Camellia sinensis, utilizzata per la produzione di tè, e la Camellia japonica, apprezzata per i suoi fiori ornamentali. Le camelie sono piante sempreverdi che crescono come arbusti o piccoli alberi, con foglie lucide e coriacee di colore verde scuro. I loro fiori hanno una forma simile a quella di una rosa o di una peonia, e vanno dal bianco al rosa, al rosso e al viola.

Alcune varietà di camelia hanno fioriture a doppia corolla, con petali sovrapposti per creare un effetto più pieno. Le camelie fioriscono in inverno e all’inizio della primavera, producendo fiori di grande bellezza e fragranza che attirano api e farfalle. Inoltre, molte specie di camelia sono coltivate per le loro foglie e le loro proprietà benefiche. In particolare la Camellia sinensis, che viene utilizzata per la produzione di tè. Ma non tutti sanno che questo fiore è circondato da miti e leggende.

Miti e leggende sulle camelie

La camelia è un fiore che da sempre evoca sensazioni di bellezza, sensualità e perfezione. Gli antichi, proprio come la dea Venere, la consideravano come un simbolo di assoluta perfezione, e questa simbologia è stata mantenuta fino ai giorni nostri. Infatti, la camelia è spesso citata nell’arte e nella letteratura, dove rappresenta un’immagine di bellezza e raffinatezza. Un po’ come Venere, protagonista del primo mito.

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Camelia

Un giorno, la dea della bellezza Venere si innamorò del dio della guerra Marte. Ma il loro amore non era stato scatenato dalle frecce di Cupido, figlio di Venere. Cupido rimproverò sua madre per questo, ma la dea, infastidita, ordinò alle Grazie di punirlo frustandolo. Tuttavia, le Grazie non vollero usare delle rose per impartire la punizione, poiché le spine avrebbero ferito Cupido. Queste scelsero quindi un’altra pianta, la camelia, che, pur essendo altrettanto bella, non aveva spine. Da allora, la camelia è stata associata alla bellezza e alla purezza.

Molto più recente il secondo mito. Questo riguarda l’introduzione della Camelia in Europa. Secondo diverse fonti, l’ammiraglio Nelson sarebbe stato il primo a portare questa pianta nel Vecchio Continente. Nelson, da giovane, era innamorato di Emma Lyon, già sposata con sir Hamilton e di stanza alla corte borbonica. Per rendere felice la sua amata, Nelson decise di importare questa pianta esotica dall’Oriente e la fece piantare nei giardini della Reggia di Caserta in Italia. Mentre le Camelie che Nelson portò con sé in Inghilterra non sopravvissero al clima freddo, quelle piantate a Caserta crebbero rigogliose e oggi rappresentano gli esemplari più antichi presenti in Europa.

Un mito dal Sol Levante

La leggenda giapponese che circonda la camelia è un racconto antico che risale al tempo in cui questa pianta non era ancora conosciuta in Occidente. Infatti, la camelia fu importata dal Giappone solo nel XVIII secolo. Secondo la leggenda, un uomo di nome Susanowo viveva in un regno dove un terribile serpente a otto teste terrorizzava la popolazione rapendo ogni anno la fanciulla più bella del villaggio.

Stanco di questa situazione, il guerriero decise di affrontare il mostro con la sua spada. Dopo averlo sconfitto, il guerriero posò a terra la sua arma insanguinata. Proprio dal sangue del mostro versato a terra, nacque una pianta dai fiori screziati di rosso: la camelia. Questa pianta fiorisce con grande abbondanza, lasciando tutti meravigliati per la sua bellezza.