Si tratta di un ortaggio da tubero diverso dalla patata comune. Di colore rosso, proviene dall’America e ha un sapore dolce. E’ buona anche cruda
La batata, detta scientificamente ipomea batatas, è un ortaggio diverso dalla patata comune. Pur essendo chiamata patata americana o patata dolce è molto diversa dalla patata comune e ha poche cose in comune. L’apparente somiglianza dell’ortaggio alla patata comune la fa comunque appartenere ad un’altra famiglia. La batata appartiene alla famiglia delle convolvulacea e i suoi rizotuberi sono dolci e leggermente calorici rispetto alla patata tradizionale.
Ha steli rampicanti o striscianti che possono raggiungere la lunghezza di 3 metri e dai quali sbocciano bellissimi fiori a campanula. Le sue radici sono abbondanti e ramificate e si ingrossano formando dei tuberi, lunghi fino a 30 cm simili a quelli della patata ma più affusolati. La parte interna può assumere diverse colorazioni dal rosso al giallo pallido fino al marrone. Il sapore è difficile da definire, a metà tra una patata tradizionale e la zucca rossa.
Tutte le proprietà benefiche per l’organismo della batata
A differenza delle normali patate, la batata rossa può essere consumata anche cruda insieme alla sua buccia. Evitando la cottura si mantengono intatti tutti i valori nutrizionali e le numerose proprietà di questo tubero. La batata contiene prevalentemente carboidrati complessi anche se la quantità di zuccheri semplici è comunque rilevante.
Leggi anche: Carota: tutte le proprietà benefiche per l’estate
Povera di proteine e di grassi, ha un alto contenuto di fibre che la rendono particolarmente indicata per regolare l’intestino. Ricca di sali minerali, in modo specifico di potassio e manganese, ha un contenuto rilevante di vitamina A e di piridossina (Vitamina B6). Ha un alto valore nutrizionale, molto superiore a quello della patata comune.
Leggi anche: Orto, perché il terreno sabbioso è ottimo in caso di pioggia
Ha un alto valore nutrizionale, molto superiore a quello della patata comune e un contenuto molto più elevato di betacarotene. Purtroppo anche il suo indice glicemico è piuttosto elevato e ciò la rende un alimento poco idoneo all’alimentazione delle persone che soffrono di diabete o che hanno problemi di sovrappeso o obesità.