Balene, fondamentali per combattere il cambiamento climatico: perchè

I giganti del mare non vanno solo protetti in quanto esseri viventi ma anche perché hanno un ruolo importante nel contrasto ai cambiamenti climatici in ogni fase della loro esistenza. Ecco i risultati degli ultimi studi

balene e cambiamenti climatici
Balena (adobe- ecoo.it)

Creature enormi con un peso difficile anche solo da immaginare che si muovono tra il fondale oceanico e la superficie con la leggerezza di un corpo di ballo di danza classica. Balene e balenottere sono uno degli spettacoli del mare più straordinari. E, secondo alcuni studi recenti, sono anche una delle chiavi per contrastare il cambiamento climatico.

Il loro modo di vivere è in grado infatti di influenzare lo spostamento di grandissime quantità di nutrienti che permettono poi a loro volta al fitoplancton di lavorare per trasformare l’anidride carbonica presente in atmosfera e che ricade in acqua in ossigeno utile alla sopravvivenza anche della nostra specie. Questo percorso viene chiamato in gergo tecnico whale pump. Ecco come funziona.

Perché il circuito del whale pump può combattere i cambiamenti climatici

Nell’arco della loro lunghissima esistenza, le balene conducono una vita sospesa tra la superficie e il fondo di mari e oceani. E in questo loro moto circolare dalla superficie al fondo e di nuovo in superficie spostano quantità gigantesche di acqua e sostanze. Al movimento verticale si uniscono poi le lunghe migrazioni che consentono a queste stesse sostanze di spostarsi da un capo all’altro del pianeta. Tutto questo movimento è un bene per il pianeta.

Le balene si nutrono spesso nelle profondità marine per poi periodicamente risalire in superficie per respirare e in questa risalita portano con sé le sostanze nutritive. Una volta arrivati in superficie i giganteschi cetacei esplicano parte delle loro funzioni primarie fornendo così una mole enorme di concime al fitoplancton che invece galleggia negli strati più alti di mari e oceani.

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Questi piccoli organismi simili a piante si nutrono voracemente dei nutrienti rilasciati dalle balene e in questo modo possono moltiplicarsi e, espletando la fotosintesi, assorbire fino al 40% di tutta l’anidride carbonica presente in atmosfera, rilasciando a loro volta una enorme quantità di ossigeno. La protezione delle balene e degli altri grandi cetacei è quindi importante per mantenere sano e rerattivo l’ecosistema marino e, a sua volta, per continuare ad avere ossigeno da respirare in superficie.