E’ allarme: cosa stanno trovando spesso nei parchi in Italia

Molte persone, durante tutto l’anno decidono di fare lunghe passeggiate nei parchi lasciando molti rifiuti. Uno di questi è davvero impensabile

qual è il rifiuto maggiormente presente nei parchi italiani
Parco (Foto di S. Hermann / F. Richter da Pixabay)

I parchi italiani sono sempre presi di mira da molte persone che decidono di scoprire la natura con lunghe passeggiate nei boschi accompagnate da luculliani pic-nic all’ombra di un albero, magari secolare. E’ importante ricordare di non dare mai cibo agli animali che si incontrano perché potrebbe essere per loro dannoso.

Ma ad essere altrettanto pericolosi sono i rifiuti che, ogni anno, vengono dispersi nei tanti parchi e nell’ambiente. Una vero problema, figlio del mal costume e di cattiva educazione di molte (troppe) persone. A lanciare l’allarme è Legambiente che ha condotto una nuova indagine “Park litter 2022” che ha stimato i rifiuti raccolti nei vari parchi dai volontari dell’associazione.

Come emerge dal Park litter 2022

report legambiente rifiuti nei parchi
Un fumatore (Foto di Silviu da Pixaba)

I numeri emersi sono davvero terribili: in 56 parchi in 28 città italiane sono stati raccolti 32.000 rifiuti. Ovvero circa 5 rifiuti per ogni metro quadro. E già qui ci sono le prime sorprese. Infatti chiedendo a chiunque quale potrebbe essere il rifiuto maggiormente raccolti la risposta, quasi scontata, è una sola: bottiglie e tappi di plastica. E invece in cima a questa speciale classifica compaiono i mozziconi di sigaretta: 13.500 pezzi che sono pari al 42 % dei rifiuti totali.

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Un vero danno per la natura perché il tempo della natura per smaltire i mozziconi, senza l’intervento dei volontari, è molto lunga. Un mozzicone di una sigaretta senza filtro richiede un tempo variabile dai 6 ai 12 mesi. Questa  infatti essendo composta di cellulosa, fibre vegetali e tabacco è biodegradabile e la variazione del processo è dovuto alla temperatura e all’umidità del luogo. Tempi molto più lunghi invece per il mozzicone delle sigarette classiche visto che, in condizioni normali, serve un tempo variabile dai 5 ai 12 anni affinché il filtro si distrugga.  E non si può non ricordare il rischio di abbandonarli nei parchi che potrebbe essere causa di incendi.

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Nella classifica poi seguono tappi di bottiglia e linguette di lattine, pezzi di carta, plastica e vetro. A questi si aggiungono poi sacchetti abbandonati di patatine e dolciumi. Negli ultimi anni poi, a seguito della pandemia Covid-19 sono state trovate, in 25 dei 56 parchi monitorati, moltissime mascherine monouso e in 7 parchi anche dei guanti usa e getta.