Biodiversità: estinzione più veloce dell'evoluzione

dinosauri estinzione
Ancora una volta il mondo deve temere una minaccia. Proprio come era successo con la scomparsa dei dinosauri sulla terra, noi uomini stiamo portando flora e fauna all’estinzione. Prima ancora che esse possano evolversi per abituarsi alle nuove condizioni di vita cui sono sottoposte. L’annuncio è stato dato al Guardian da Simon Stuart, presidente della Species Survival Commission dell’IUCN, l’organismo che monitora ufficialmente le specie minacciate ed estinte. E di lui c’è da fidarsi, dato che si tratta di uno dei maggiori esperti di biodiversità a livello mondiale.

Stuart ha dichiarato al quotidiano d’oltremanica che: “Misurare il tasso al quale le nuove specie si evolvono è difficile, ma non c’è dubbio che gli attuali tassi di estinzione sono più veloci“. Gli scienziati l’hanno definita “la sesta grande estinzione” delle specie, dovuta -purtroppo- alla distruzione degli habitat naturali, dalla caccia, dalla diffusione di predatori alieni e dai mutamenti climatici.
 
L’estinzione è un processo evolutivo inevitabile, ma per lo meno si sperava fosse compensato dalle evoluzioni delle specie per crearne di nuove. Purtroppo, alle condizioni attuali, è impossibile. Secondo una stima di E.O. Wilsons, il tasso delle estinzioni può arrivare ad essere circa 10mila volte più elevato di quello che era in epoca pre-industriale. Nel 2004, l’IUCN aveva stimato che il tasso di estinzioni fosse passato da 100 a 1.000, ma molti pensavano fosse una previsione fin troppo positiva.
 
Dal 1500 ad oggi le specie estinte ed ufficialmente registrate, sia animali che vegetali, sono 869. Gli scienziati sono arrivati a contarne 2 milioni, ma potrebbero anche essere fino a 30 milioni. Cifre che fanno girare la testa e che fanno appunto pensare ad una sesta estinzione di massa, proprio come avvenuto l’ultima volta con gli animali preistorici.
 
Immagine tratta da:
napolipuntoacapo.it