[galleria id=”299″]L’estate è ormai finita. Eppure, grazie anche alle miti temperature autunnali, la vorace zanzara tigre continua a farsi “sentire”. In volo, così come sulla pelle. Cosa fare per combatterla?
L’Aedes albopictus, o zanzara tigre, è arrivata in Italia dal Sud Est Asiatico poco più di un decennio fa. Possiamo dire che si è ambientata fin troppo bene sul nostro territorio tanto da poter essere considerata un insetto “italianizzato”. Corpo scuro e striature bianche: il suo aspetto è inconfondibile. Come la sua puntura, particolarmente fastidiosa quando non addirittura allergizzante in diversi casi. Ormai la zanzara tigre è diventata il tormento di tutte le estati ed anche degli strascichi autunnali di sole. Giunta dall’Asia circa dieci anni fa, questo insetto presenta una straordinaria capacità di adattamento. Nei paesi tropicali, complici le elevate temperature e l’umidità, questo insetto è portatore di malattie molto gravi, quali la febbre gialla, la febbre del Nilo, la dengue, alcune encefaliti e la chikungunya. Il suo ciclo vitale non ha necessità della presenza di grandi invasi d’acqua. Di acqua, alle larve di zanzara tigre, ne basta davvero poca.
Anche quella che si raccoglie in un semplice sottovaso o magari negli attrezzi lasciati in giardino sotto le piogge. Attiva soprattutto al mattino e nel tardo pomeriggio, per combatterla occorre avere un’estrema attenzione per evitare che si formino ristagni d’acqua oltre all’utilizzo di prodotti larvicidi e adulticidi, che comunque inquinano l’ambiente. Tuttavia questo non è sufficiente. Potrebbe rivelarsi allora molto utile la lotta biologica, come ad esempio piantare in giardino o sul terrazzo la Catalpa bungei, una pianta che arriva dal Nord America. La Catalpa si è rivelata una potente antizanzara poiché contiene un olio essenziale (il catalpolo) il cui odore risulta molto sgradito a questi insetti. Alla Catalpa si potrebbero aggiungere lavanda, rosmarino, ruta e citronella. Tutte specie che hanno potenti olii essenziali in grado di tenere lontane le zanzare senza tuttavia inquinare l’ambiente e avvelenare l’uomo.
Immagini tratte da:
www.rotarycesena.it
www.comune.spinea.ve.it
www.comune.reggello.fi.it
www.zanzaratigreonline.it
Trappola zanzare tigre Biogents: una protezione e prevenzione ecologica
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Vorrei richiamare la vostra attenzione su trappole come uno strumento ecologico di protezione e prevenzione contro le zanzare tigre.
A Cesena, da giugno a ottobre del 2008, le trappole Biogents (www.biogents.com) sono state testate in una grande prova scientifica. Le trappole Biogents hanno tenuto sotto controllo la popolazione di zanzare tigre e hanno ridotto del 81% le punture delle zanzare tigre. I risultati del test di Cesena sono stati presentati questo anno nel EMCA (European Mosquito Control Association) workshop a Torino.
Le trappole Biogents hanno anche dimostrato di ridurre il numero d´uova deposte dalle zanzare tigre del 67%. Di conseguenza, il numero d´uova che sopravvivono l’inverno sarà notevolmente ridotto. Perciò la trappola Biogents è un innovativo modo di prevenzione.
La trappola Biogents Mosquitaire (www.mosquitaire.it) che è vendita nei negozi di fai-da-te, centri di giardinaggio, negozi di ferramenta e via Internet funziona senza insetticida ed è innocua per le persone e gli animali domestici.