Con l’estate aumenta il rischio che i vermi prosperino nel bidone della spazzatura. Come hanno fatto a intrufolarvisi senza essere visti?

Di per sé, la denominazione di “vermi” – usata per indicare gli animali invertebrati, generalmente di piccole dimensioni e dal corpo allungato e molle, senza arti sviluppati – è un termine privo di significato sistemico. Infatti sono così chiamate diverse categorie: le larve degli insetti (quella a cui appartiene la specie protagonista dell’articolo), gli Anellidi, i Platelminti (vermi piatti), i Nematodi (vermi cilindrici).
Al di là di erudite e pregevoli spiegazioni scientifiche, è innegabile che la curiosità di molti lettori riguardo queste larve bianche, parassiti indesiderati che si nutrono di rifiuti organici, verta sul tentativo di capire come riescano a invadere il bidone della spazzatura senza che le si veda transitare. É molto più semplice di quanto si possa credere.
Vermi nella spazzatura: come sono arrivati?

Durante i periodi di forte caldo, o quando i bidoni dell’immondizia rimangono diversi giorni senza essere svuotati, si rischia di dover riscontrare la fastidiosa presenza di vermi. L’estate si configura come la stagione ideale per la proliferazione di questi invertebrati dal corpo allungato e molle.
Nessuna spiegazione fantascientifica come il teletrasporto, né ingegnosi strumenti come le catapulte: quelli che vengono trovati all’interno del bidone della spazzatura dell’umido non sono nient’altro che uova schiusesi al suo interno.
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Si è infatti dinnanzi, come accennato, a larve di insetti, in particolare delle mosche: queste ultime – oltre a essere attratte dall’odore del cibo in decomposizione – prediligono deporre le uova (tra le 75 e le 150 alla volta – circa 1000 durante un ciclo di vita – che si schiudono dopo meno di 24 ore) in luoghi caldi e umidi, riparati dall’ambiente circostante.
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É quindi chiaro che la spazzatura rappresenti il luogo ideale. Sebbene, salvo casi eccezionali, non risultano pericolosi per la salute, causano cattivi odori e sono un ripugnante ospite con cui dover fare i conti: difficile si possa accettare una convivenza con loro. Per questo motivo, la cosa migliore è prevenire la loro formazione seguendo alcune semplici regole.
Due gli imperativi: igienizzare e pulire regolarmente la pattumiera – dopo averla svuotata – con prodotti idonei; si eviterà così che le mosche vi si avvicino e vi si intrufolino. Regola aurea è non riempire troppo il cestino in modo che si possa sempre tenere il coperchio chiuso. Non gettare nulla direttamente nella spazzatura né riempire troppo la busta: potrebbero fuoriuscire resti di cibo.