Uruguay, per 3 milioni e mezzo di persone non c’è più acqua potabile: cosa accade

Nelle ultime settimane, oltre la metà della popolazione dell’Uruguay sarebbe rimasta senza acqua potabile per via della forte siccità. Le decisioni del Governo.

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Uruguay, Montevideo (Foto da Canva) – Ecoo.it

La grande ondata di siccità che ha colpito l’Uruguay in queste settimane sta mettendo a rischio la popolazione. Circa 3,5 milioni di abitanti, difatti, non avrebbero più accesso all’acqua potabile, una circostanza che non è ancora chiaro per quanto possa andare avanti.

La zona più colpita è quella della capitale Montevideo e dell’hinterland, dove le risorse idriche sono calate drasticamente per via dell’ondata di siccità classificata come la peggiore mai vista negli ultimi 70 anni. Per questa ragione, le autorità hanno annunciato la distribuzione di acqua in bottiglia considerando che quella del rubinetto sarebbe divenuta imbevibile.

Uruguay, siccità estrema: più di metà della popolazione senza acqua potabile

Sarebbero circa 3,5 milioni i cittadini dell’Uruguay, ossia oltre la metà della popolazione complessiva, non disporrebbero più dell’acqua potabile: una situazione d’emergenza che non è chiaro per quanto possa durare secondo le autorità locali.

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Terra arida (Foto da Canva) – Ecoo.it

Il drastico calo delle risorse idriche è stato provocato dalla pesantissima ondata di siccità registratasi nell’ultimo periodo nel paese sudamericano che per gli esperti sarebbe la più dura degli ultimi sette decenni. Una siccità che deriva dalle scarse piogge ed dal surriscaldamento globale, dovuto da El Nino, il fenomeno che provoca il riscaldamento delle acque oceaniche e l’inevitabile innalzamento delle temperature, ma non solo. Ad influire anche l’intensificamento dell’agricoltura per le esportazioni dei prodotti.

La crisi ha investito maggiormente l’area di Montevideo, dove è stata dichiarata l’emergenza idrica. La capitale e l’hinterland sono serviti, riporta la redazione del quotidiano britannico The Guardian, da un unico serbatoio svuotatosi ormai da tempo, circostanza che avrebbe spinto la società di gestione ad aggiungere acqua salmastra prelevata dall’estuario del Rio de la Plata. I valori dell’acqua, però, poco dopo hanno superato le soglie di sodio e cloruro stabilite dall’Oms ed è stato consigliato alle donne in gravidanza e ai bambini di non berla. Adesso pare che questi valori siano aumentati rendendo l’acqua del rubinetto praticamente imbevibile.

Le decisioni del Governo

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Bottiglie d’acqua (Foto da Canva) – Ecoo.it

Per far fronte a questa situazione, il governo dell’Uruguay ha già preso delle decisioni. In primis, è stata eliminata la tassazione sull’acqua in bottiglia e verranno distribuite forniture di bottigliette gratuitamente ad oltre mezzo milione di persone. Ora bisognerà capire quanto durerà l’emergenza, ma è sicuro che non si tratterà di giorni. A rischio anche i paesi limitrofi, come l’Argentina, che presto potrebbe dover affrontare una crisi idrica simile.