Traffico illegale di specie vegetali e animali: purtroppo è molto redditizio

Il traffico illegale di specie vegetali e animali rappresenta una delle attività criminali più lucrative al mondo: ecco quali sono le specie maggiormente colpite e l’impatto sulle biodiversità.

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Valigetta piena di dollari (foto da Canva) – ecoo.it

Sia le piante che gli animali troppo spesso nell’ultimo periodo vengono sottratti dai loro habitat naturali e contrabbandati per soddisfare la domanda di prodotti esotici, trofei, medicine tradizionali e articoli da collezione. Quest’attività criminale rappresenta una grandissima minaccia per la biodiversità mettendo a rischio la sopravvivenza di numerose specie.

Si tratta dunque di un’operazione estremamente redditizia in quanto offre grandi incentivi finanziari per i criminali coinvolti. Gli animali vengono cacciati soprattutto per le loro parti pregiate del corpo come ad esempio zanne di elefante, corna di rinoceronte o pelli di tigre. Per quanto riguarda le piante, esse vengono commerciate illegalmente per le loro proprietà medicinali, cosmetiche o ornamentali. Ad esempio l’orchidea nera (vegetale assai rari) è assai desiderato nel mercato esotico dei fiori oppure l’albero di agar viene immesso sul mercato nero per ottenere un incenso pregiato.

Traffico illegale di specie vegetali e animali: le conseguenze per la biodiversità

Tutto ciò che abbiamo appena descritto rappresenta una minaccia assai significati per la biodiversità globale. La sottrazione di queste specie dai loro habitat naturali può interrompere gli ecosistemi locali, mettendo a rischio la sopravvivenza di essere vegetali e animali. Inoltre può portare addirittura all’estinzione di specie vulnerabili o in pericolo critico.

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Biodiversità (foto da Canva) – ecoo.it

In aggiunta a tutto ciò che abbiamo appena descritto, possiamo poi affermare che l’introduzione invasiva di specie può danneggiare gli ecosistemi indigeni andando ad intaccare ulteriormente la biodiversità. Si tratta dunque di un’attività che le istituzioni devono cercare di sconfiggere il prima possibile per interrompere questo ciclo che dura ormai da numerosi anni. Solo nel nostro paese infatti, la criminalizzazione di fauna e flora vale più di 5 milioni e mezzo l’anno.

Quali sono i pezzi più redditizi

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Zanne di elefante (foto da Canva) – ecoo.it

Senza ombra di dubbio, le zanne di elefante e le corna di rinoceronte sono tra i pezzi più redditizi nel mercato nero. La domanda viene principalmente dai paesi asiatici, dove vengono attribuite loro proprietà curative e simboliche. Sotto di un gradino ci sono le pelli di tigre ricercate per lo più per la realizzazione di abbigliamento esotico. Rimanendo sempre nell’ambito fauna, oranghi e scimmie, soprattutto in giovanissima età sono altamente commercializzate in modo elegante come animali da compagnia. Per le specie vegetali, l’orchidea nera, varie tipologie di cactus e di piante carnivore sono i gioielli di questo mercato.

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