Superbonus e cappotto termico, la sentenza che crea non pochi problemi

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Capotto termico (Foto da Unsplash) – ecoo.it

I lavori di efficientamento energetico, compreso il cappotto termico, possono essere bloccati nel caso in cui leda il decoro architettonico dell’edificio.

“L’intervento verrebbe meno all’articolo 1120 del Codice civile che vieta le innovazioni che possano recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che rendano talune parti comuni dell’edificio inservibili all’uso o al godimento anche di un solo condomino”. Questa è la sentenza del Tribunale di Sulmona che ha bloccato i lavori sul cappotto termico da applicare ad un edificio sfruttando il Superbonus.

L’assemblea condominiale aveva votato a favore. Dopodiché due condomini hanno deciso di presentare ricorso per bloccare i lavori. I due motivi alla base della richiesta sono la riduzione dei metri quadri calpestabili del proprio balcone, ed il decoro architettonico. Locuzione che è stata utilizzata dal Giudice regionale per emettere la sentenza e dare ragione ai condomini. Ma cos’è il decoro architettonico?

L’Italia è un Paese denso di storia e di edifici costruiti nei secoli passati. Senza dubbio questo patrimonio deve essere preservato in ogni modo – esistono per questo le sovrintendenze archeologiche ed al paesaggio – ma allo stesso tempo tali edifici sono talmente malmessi da diventare pericolosi, specialmente nelle aree sismiche, molto presenti nel nostro Paese.

Il cappotto termico ed il decoro architettonico

Ed a questo punto determinati interessi, anzi, valori, entrano in conflitto. La Comunità europea, per ridurre le emissioni e raggiungere una neutralità energetica al 2033, ha imposto che per quella data gli edifici siano efficientati. Il cappotto termico, una sorta di rivestimento esterno che protegge dal caldo in estate e dal freddo in inverno, e uno dei metodi più semplici e meno costosi per isolare termicamente un edificio.

La sentenza del Tribunale di Sulmona potrebbe costituire un precedente. E molti lavori già programmati potrebbero saltare. Il problema è scegliere il male minore. Il Superbonus stesso è stato messo a punto, con una spesa pubblica affatto trascurabile, per concedere ai privati di effettuare dei lavori di miglioramento degli edifici ottenendo un rimborso totale o parziale delle spese. Questo al fine di migliorare il parco edilizio italiano, in alcune aree assolutamente decadente.

Le emissioni di Co2

Ogni anno l’Italia riceve delle sanzioni dalla Commissione europea a causa dei livelli di inquinamento dell’aria al di sopra dei valori considerati accettabili. Il cappotto termico, come anche altre tecniche di efficientamento energetico, consentono di risparmiare sui consumi per il riscaldamento ed il rinfrescamento della casa, con notevole risparmio di emissioni durante tutto l’anno. Se non si tenterà di sbloccare la burocrazia italiana, l’obiettivo di neutralità energetica degli edifici al 2033 è impensabile. Ed allora arriveranno altre sanzioni e l’aria sarà sempre più inquinata.