Si possono mangiare uova se si assumono antibiotici?

In molti, durante l’assunzione di antibiotici, non consumano le uova. Ma è vero che è vietato? Ecco cosa riporta l’ISS sull’argomento

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Uova (Foto Instagram)

E’ opportuno durante una cura antibiotica leggere attentamente il bugiardino presente all’interno della confezione del medicinale. Questi, a seconda della classe di appartenenza, agiscono bloccando le funzioni vitale del batterio con lo scopo di impedirne la moltiplicazione e di ucciderli. E proprio per questo motivo il “libretto delle istruzioni” del prodotto è fondamentale, perché alcuni alimenti non possono essere assunti.

Il motivo di questo controllo è dovuto per alcuni motivi per non incorrere in gastriti, acidità e dissenteria. Si tratta di prodotti dal potenziale irritante per lo stomaco come verdure crude, caffè, cioccolato, spezie, frutta acida, pomodori, salumi, insaccati, formaggi, alcol, prodotti lievitati e chewing gum. E le uova? Ecco la risposta in merito dell’ISS, Istituto Superiore di Sanità.

Uova e antibiotici, la verità

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Pillole (Foto di Arek Socha da Pixabay)

Molte persone sostengono che, durante una cura antibiotica, non si possano mangiare uova. Un’idea nata dal fatto che l’uovo annullerebbe l’azione del farmaco ma soprattutto affaticherebbe il fegato. Ma secondo quando riferito dall’Istituto Superiore di Sanità questa idea è solo una falsa credenza. Non ci sarebbero, secondo quanto riportato dall’ISS sul proprio sito internet, prove scientifiche che assumere in contemporanea antibiotici e uova renda la cura poco efficace. Salvo allergie preesistenti  o particolari dieti e attenzioni comandate dal medico le uova possono essere mangiate senza problemi durante una cura antibiotica.

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L’unica eccezione sull’assunzione di questo prodotto riguarda le cure a base di sulfamidici, ovvero farmaci chemioterapici antibatterici ottenuti per sintesi chimica, a differenza degli antibiotici che hanno origini naturali. Durante una cura a base di questi antibiotici sintetici è consigliabile non mangiare uova. Non a caso alcuni componenti dell’uovo si possono legare ai sulfamidici nell’intestino e, di conseguenza, l’assorbimento sarebbe limitato e influenzerebbe l’attività.

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Questa falsa credenza deriva dal fatto che la prima produzione degli antibiotici, soprattutto all’inizio, veniva compiuta utilizzando l’albumina. Di conseguenza si riteneva che l’assunzione di uova potesse avere interferenze con l’efficacia degli antibiotici. Ora invece la produzione mondiale è su scala industriale e di conseguenza il principio attivo viene ricreato con una sintesi chimica, o coltura sperimentale.