Siberia, scongelato virus zombie: è ancora infettivo, i rischi che nascono dalla crisi climatica

Alcuni virus che a causa dei cambiamenti climatici escono dai ghiacciai eterni e dal permafrost, potrebbero essere ancora infettivi. Lo studio

virus zombie risvegliato in Siberia
Permafrost (Foto da Adobe) – Ecoo.it

È stato trovato in Siberia l’ultimo esemplare di virus di 50mila anni fa. E dopo tutto questo tempo potrebbe essere ancora una minaccia per la salute pubblica. Cosa sta succedendo? Viene appellato virus zombie perché a causa dei cambiamenti climatici si è ‘risvegliato’ da un sonno che pareva morte, pronto per infettare ancora l’essere umano. Ed il problema è che di questi virus preistorici se ne sa poco o nulla. La paleontologia e scienza bio medica si dovrà provvedere per tempo, prima che lo scioglimento dei ghiacciai provochi altri ‘risvegli’, che ricordano pesantemente le distopie letterarie o cinematografiche ed i film dell’orrore.

Il risveglio dei virus è stato causato dall’innanlzamento della temperatura della Terra. Ma non ci sono solo i virus, ma anche batteri ed altri microrganismi che potrebbero essere dannosi, come minimo perché si adattavano all’ambiente di 50mila anni fa. Ed oggi?

Virus scongelato, chi ha lanciato l’allarme

virus zombie risvegliato in Siberia
Permafrost (Foto da Adobe) – Ecoo.it

L’allarme è arrivato dal professor Jean-Michel Claverie dell’Istituto di Microbiologia, Bioenergia e Biotecnologia presso l’Università di Aix – Marsiglia, in Francia. È dal 2014 che gli studi del professori si stanno orientando sui virus zombie, quindi i virus risvegliati. Il permafrost, ovveero il ghiaccio perenne si sta sciogliendo, e le temperature bassissime hanno consentito a virus e batteri di non morire, ma di rimanere nel sonno per 50mila anni. Per poi tornare a svegliarsi. In particolare a destare preoccupazione è il permafrost siberiano, che si sta sciogliendo portando alla luce carcasse di animali preistorici ed altri organismi più resistenti, che si possono risvegliare. Questi microorganismi hanno un’età compresa tra i 27mila e i 50mila anni. In tutto sono state scoperte 13 nuove specie di virus risvegliati, appartenenti a gruppi chiamati Megavirus, Pacmanvirus, Pandoravirus, Cedratvirus e Pithovirus.

Virus zombie e permafrost, la ricerca

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Permafrost (Foto da Adobe) – Ecoo.it

I risultati della ricerca sono stati pubblicati. Nell’abstract il professor Claverie e colleghi hanno scritto: “Il permafrost sta rilasciando materia organica congelata fino a un milione di anni, la maggior parte della quale si decompone in anidride carbonica e metano, aumentando ulteriormente l’effetto serra. Parte di questa materia organica è costituita anche da microbi cellulari rianimati (procarioti, eucarioti unicellulari) e da virus che sono rimasti dormienti sin dalla preistoria“.