Protezione animali: in Lombardia la sicurezza stradale riguarda anche i rospi

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Sembra quasi un’iniziativa romantica, un po’ retrò, d’altri tempi, quella che coinvolge una serie di volontari, i quali da marzo a fine aprile si mettono al lavoro nelle strade vicino a fiumi e laghi per salvare la vita ad alcuni animali: i rospi. Un’iniziativa lanciata dalle associazioni per l’ambiente allo scopo di garantire una maggiore protezione degli animali, che troppo spesso finiscono investiti dalle auto.

Il problema nasce da un’eccessiva urbanizzazione che non ha saputo tenere conto delle esigenze e dello stile di vita di questi animali: dopo un lungo periodo di letargo, i rospi si destano e si muovono verso i luoghi della riproduzione. Terminata la migrazione, però, fanno ritorno nei boschi, ed è lungo questo tragitto nell’attraversamento delle strade italiane che rischiano la vita.
Non si può fare nulla per evitarlo? Ci sarebbero, in realtà, ben due normative per tutelare questa specie di animali: una nazionale sulla fauna protetta, e l’altra regionale sullo stesso tema. Il codice della strada, inoltre, prevede che anche per un simile incidente il conducente abbia l’obbligo di fermarsi. È evidente, però, come queste norme non vengano né applicate né rispettate, dato che a volte i guidatori non si fermano nemmeno quando c’è di mezzo una vita umana.
L’iniziativa “Campagna Rospi” ha proprio l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione e di stimolarla a diventare un volontario: lo scorso anno, grazie a questa attività, è stato possibile il salvataggio di oltre 150.000 esemplari -di cui 50.000 solo il Lombardia-. Il merito è tutto dell’impegno dei volontari reclutati da WWF, Lipu e altri associazioni per l’ambiente e la tutela degli animali. La speranza, a questo punto, è che l’interesse possa rinnovarsi con ancora più stimolo nella stagione che sta per iniziare.
photo: decib