Plogging: lo sport si unisce alla sostenibilità, raccogliendo rifiuti

In Italia sbarca il Plogging, l’iniziativa in cui lo sport si unisce alla sostenibilità: in cosa consiste il beneficio ambientale procurato da questa innovativa, affascinante pratica sportivo-ecologica 

attività sportiva e ambiente
L’iniziativa del Plogging (Instagram) – ecoo.it

È tempo di indossare le vostre scarpe da fitness ed il completo sportivo più comodo che possediate. Sì, perché la cura della forma fisica e dell’ambiente circostante possono andare di pari passo, come dimostra una recente pratica sportivo-ecologica varata in Svezia. Un’iniziativa che ha già preso campo all’estero, e che intende unire la pulizia dell’ambiente ad una attività di tipo motorio. Preservare il pianeta in cui viviamo e la salute fisica: questi i principali scopi del Plogging.

È Alba (Cuneo), nello specifico, la cittadina che per prima ha accolto una manifestazione di tal genere. I partecipanti, che saranno suddivisi in squadre, si procureranno tutto l’occorrente necessario per intraprendere un percorso sfidante e avventuroso, durante il quale ci si dovrà occupare di ripulire la città dai rifiuti che si incontreranno lungo il cammino.

A spiegare per filo e per segno le motivazioni alla base di una simile iniziativa è stato Lorenzo Barbero, assessore comunale all’Ambiente. “Un’azione ambientale positiva, volta a sensibilizzare il mondo per la tutela del pianeta“: questo l’intento con cui nasce la pratica del Plogging, finalmente sbarcata in Italia.

Come funziona il Plogging: quando attività sportiva e tutela dell’ambiente si incontrano

In uno scenario mondiale in cui persino l’Himalaya – la più elevata catena montuosa del pianeta – è invasa da rifiuti che ne deturpano la bellezza, si affaccia la pratica svedese che intende promuovere la salvaguardia dell’ambiente, strizzando l’occhio anche alla cura del fisico. Stiamo parlando del Plogging, l’iniziativa che ha fatto il proprio ingresso in Italia grazie all’operato del comune di Alba, intento a promuoverne la prima manifestazione.

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Locandina dell’evento ad Alba (Instagram) – ecoo.it

Lunedì 5 giugno scorso se ne è tenuta la dimostrazione inaugurale. Per prendervi parte, occorrerà attendere le giornate del 3 luglio, 4 settembre, 2 ottobre e 6 novembre: ogni lunedì del mese, in sostanza, il calendario di Alba segnerà l’appuntamento col Plogging. I partecipanti, che verranno suddivisi in team, percorreranno un tragitto che avrà inizio da Piazza Duomo.

Il compito delle varie squadre, che dovranno presentare un minimo di due componenti, sarà solamente quello di munirsi dell’attrezzatura necessaria – nello specifico, cinque sacchetti per la raccolta dei rifiuti, dei guanti ed una sacca riutilizzabile – e di dare il via al percorso. Lungo la strada, i partecipanti dovranno raccogliere quanti più rifiuti possibili, differenziandoli negli appositi sacchetti di carta, plastica, metallo, vetro e indifferenziato.

Al rientro presso il centro cittadino verrà proclamata la squadra vincitrice sulla base dei km percorsi e della quantità di scarti raccolti lungo il sentiero. Per i primi tre team classificati, come si annuncia nella locandina, sono anche previsti dei premi speciali. Una ragione in più, insomma, per dedicarsi ad un’intensa e coinvolgente sessione di Plogging, grazie al quale la città di Alba sarà (quasi) completamente ripulita dai rifiuti.

Plogging ad Alba, le parole dell’assessore all’Ambiente: “Una sana abitudine per corpo, mente e ambiente”

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Plogging ad Alba (Instagram) – ecoo.it

L’iniziativa varata dal comune di Alba – una delle prime in Italia – è motivo di orgoglio per l’assessore all’Ambiente Lorenzo Barbero: “Una sana abitudine per il corpo, la mente e l’ambiente […]. Un’azione ambientale positiva“. Insomma, sembra impossibile individuare un “contro” ad un’attività del calibro del Plogging, in cui la cura della salute incontra quella del pianeta. La speranza, ora, non può che essere quella che moltissime altre città seguano l’esempio di Alba.