Molte delle malattie che colpiscono le piante derivano da problemi nella cura e da errori colturali. Sono specie resistenti anche se bisogna sapere questo
Le piante grasse sono sempre più coltivate ed entrano a far parte degli arredi immobiliari. Averle in casa rende l’umore alto e la loro crescita lenta ma quasi sempre assicurata rende soddisfatto anche il giardiniere alle prime armi.
Molti pensano che le piante grasse non abbiamo bisogno di attenzioni. In realtà la loro richiesta di siccità potrebbe creare delle false aspettative a chi si approccia al mondo dei cactus per la prima volta. Alcuni tra le più comuni malattie di queste piante è proprio dovuti ad errori di coltura della specie.
Come evitare gli errori più comuni nelle piante grasse
Le piante grasse esprimono segnali di allerta quando purtroppo sono quasi alla fine della loro vita. Chi le coltiva da tempo riesce a capirne i sintomi prima per poter rimediare nel modo più efficace possibile. Un errore comune nella cura delle piante grasse è l’eccessiva irrigazione.
Le piante grasse amano la siccità e necessitano di poche irrigazioni durante tutto l’anno. Queste possono essere maggiorate nella stagione estiva soprattutto se si tratta di esemplari esposti alla luce diretta del sole. L’eccessiva irrigazione porta al marciume interno e allo spappolamento del fusto principale.
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Se si nota invece una muffa grigia nel colletto della pianta, ovvero in quello spazio che sta tra il terriccio e la vegetazione, è bene valutare il drenaggio del vaso. E’ possibile che sia intasato o che la pianta riferisca troppa umidità. In questi casi, è bene ripulire il colletto, cambiare il substrato e se necessario il vaso e somministrare funghicidi specifici.
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Se la pianta grasse, invece, presenta macchie gialle o scottature significa che è stata esposta alla luce diretta del sole troppo in fretta rispetto al periodo di riposo invernale. Allora, in questi casi, è bene spostare la pianta in una zona più riparata dall’esposizione solare.