Paderno Dugnano: esploso un impianto chimico, 10 persone ferite

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Terribile l’esplosione che si è verificata ieri pomeriggio ore 15:00 a Paderno Dugnano: parte di un’azienda chimica della cittadina milanese, la Eureco Holding, è saltata per aria provocando il ferimento di 10 persone. Si apprende nelle ultime ore che 2 operai sono attualmente in pericolo di vita, mentre altri cinque sarebbero ricoverati all’ospedale Niguarda di Milano per le ustioni riportate a seguito dell’incidente. L’area circoscritta dalle fiamme comprende 1.000 mq, in coincidenza con il reparto aziendale di lavorazione dei solventi chimici e degli olii. Nel dramma, l’unico lato positivo è che l’impianto si trova lontano dai caseggiati, altrimenti poteva essere una strage.

L’azienda coinvolta nell’episodio opera da molti anni in qualità di erogatrice di servizi in ambito ambientale, tra cui lo smaltimento di rifiuti industriali e speciali. Ieri, sul posto, sono subito accorse 13 squadre dei Vigili del fuoco e alcuni esperti del Nucleo chimico-batteriologico. Dai primi accertamenti sembrerebbe che non si sono sviluppati nubi tossiche, per prevenzione è stata comunque chiuso il tratto di superstrada Milano-Meda confinante con l’area coinvolta. Inoltre, è stata allarmata la Brianza Acque per accertare l’effettivo stato di atossicità. Resta da capire quali sono le cause che hanno sviluppato l’esplosione. Al primo posto, si pensa che le condizioni di sicurezza nell’ambiente di lavoro siano precarie.
 
A far sentire la propria voce sull’argomento si è imposta anche la Cgil, che stamattina ha partecipato ai sopralluoghi. Tiziana Scalco, membro della Cgil di Milano, ha fatto sapere che “Il sistema di appalti e subappalti ad aziende esterne, come la cooperativa per la quale lavoravano i feriti, provoca purtroppo un deficit delle misure di sicurezza e di prevenzione. Quando si stoccano materiali pericolosi è necessario che le misure di sicurezza siano molto rigorose“.