Orto, cos’è la tessitura e perché è fondamentale

È proprio grazie alla tessitura del terreno se possiamo apprendere in che modo comportarci con un suolo di nostra proprietà. È la prima cosa da fare.

Una vanga conficcata nel terreno
Una vanga conficcata nel terreno (Pixabay)

Tessitura del terreno, in che cosa consiste? Questo è un metodo estremamente preciso e rigoroso che consiste nel capire in che maniera ed in quali misure è costituito un appezzamento, in modo tale da potere valutare cosa sia più adatto coltivare. Tale processo serve per effettuare una valutazione, entrando più nel dettaglio, allo scopo di capire se le particelle costitutive del terreno sono prevalentemente di grandi o piccole dimensioni (grana grossa o grana fine, n.d.r.).

Infatti, in base a questa suddivisione, si avrà una certa capacità da parte della terra nell’assorbire l’acqua sia piovana che frutto delle irrigazioni da parte nostra, oltre che le sostanze nutritive che sono necessarie per potere ricevere frutta ed ortaggi. È proprio con la tessitura del terreno, per fare una sintesi estrema, che possiamo capire se il terreno stesso è formato da limo (misto sabbia-argilla), argilla stessa (particelle fini) o sabbia (particelle grosse), oppure se è franco, e presenta praticamente tutte queste componenti in egual misura. Cosa che può tranquillamente capitare.

Tessitura del terreno, in che cosa consiste e per quali motivi è importante

Una piantina in procinto di essere piantata
Una piantina in procinto di essere piantata (Pixabay)

E con la tessitura del terreno possiamo anche misurare il livello di ph del terreno e capire se sia tendente al basico od all’acido, oppure al neutro. Oppure capirne la densità, e constatare ad esempio la sua natura argillosa o limacciosa in quantità grosse oppure esigue. Alla fine saremo in grado di estrapolare tutta una serie di valori che ci consentirà di capire quali sono le coltivazioni più adatte per quel tipo di suolo.

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Ci sono anche varie altre catalogazioni di terreno. Si tratta delle seguenti:

  • Terreno sassoso o pietroso (con una forte presenza di sassi e di pietre);
  • Terreno ghiaioso (uguale a quello sabbioso ma con anche sassi di dimensioni contenute);
  • Terreno torboso (composto da una buona parte di torba);
  • Terreno calcareo (con una forte presenza di calcio e con del carbonato di calcio sopra al 20%);
  • Una classificazione a parte è data dal valore di pH del suolo;