Orchidea blu, come prendersene cura e averla sana per anni

Una guida completa alla cura dell’orchidea blu: una variante caratterizzata dal suo particolare colore e da un intenso profumo

Orchidea blu: come curarla
Orchidea blu (Adobe – Canva – Ecoo.it)

La Vanda Coerulea, comunemente nota come “orchidea blu” a causa del colore dei suoi fiori, è una pianta che appartiene alla famiglia delle orchidacee. È originaria dell’India e si deve la sua scoperta a William Griffit, un botanico inglese che la trovò nell’ India orientale nel 1837. Fù nel 1850 che questa venne poi importata in Inghilterra e da lì si diffuse in tutta Europa, stupendo gli appassionati di giardinaggio con il caratteristico colore dei suoi fiori.

Il nome Vanda Coerulea significa in indiano “gradita per la sua fragranza, forma e colore” , una descrizione che si adatta perfettamente a questa pianta. Per le sue peculiari caratteristiche, infatti, l’orchidea blu e  è una delle specie di orchidee più apprezzate dai collezionisti e tra le più utilizzate per decorare la casa.  E’ una pianta facilmente reperibile, ma che richiede cura e dedizione costanti. Vediamo come trattarla per conservarla sana e bella nel tempo.

La cura dell’orchidea blu: qualche consiglio per una pianta sana e bella nel tempo

L’orchidea blu non è una pianta particolarmente delicata ma bisogna sapere come prendersene cura al meglio per far si che si conservi sana a lungo, esattamente come per le altre specie di orchidea. Se si prestano le dovute attenzioni è possibile che questa pianta possa adattarsi anche alle situazioni più avverse e possa prosperare a lungo.

In generale l’orchidea blu deve essere collocata in un luogo dal microclima simile a quello umido e fresco da cui la specie proviene (quello delle Indie), quindi con una temperatura notturna compresa tra i 10 e i 18°C e tra i 20 e i 30 °C durante il giorno. Deve essere esposta alla luce, non a contatto diretto con i raggi solari ma in un posto ben illuminato.

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In estate si può posizionare anche all’aperto a patto di prestare attenzione al fatto che il sole non bruci i suoi boccioli. In inverno, invece, è preferibile spostarla all’interno, meglio se in una stanza umida. Bisogna sempre controllarne le radici per conoscerne lo stato di salute: se sono verdi l’acqua è sufficiente (generalmente va annaffiata circa una volta a settimana). Se invece le radici sono grigie, significa che la pianta necessita di più acqua.