Nokia regina dell'high tech eco-friendly

[galleria id=”401″]Greenpeace, dopo la petizione per mandare Berlusconi a Copenhagen, si è messa pure a fare classifiche. Ovviamente, a sfondo ecologico. A comandare la classifica dei marchi tecnologici più attenti all’ambiente troviamo Nokia, Samsung e Sony Ericcson.

Ecco quanto comunica il direttore della campagna Greenpeace, Alessandro Giannì: “Greenpeace prende molto sul serio gli impegni volontari delle imprese, che devono rispettare quanto promesso. Non ci sono scuse per non mantenere gli impegni presi“. Questo, in riferimento al fatto che molte prestigiose case di produzione di prodotti hi-tech hanno spontaneamente lanciato promozioni a basso impatto ambientale. Leggendo tra le righe, sembrerebbe che molti non hanno rispettato quanto annunciato. Non è il caso di Nokia, Samsung e Sony Ericcson, che invece si sono distinti per virtuosità ed impegno anche nel campo del riciclo e delle politiche per le riduzioni di emissioni dannose per l’ambiente.
 
Facciamo di seguito un piccolo bilancio dei rendimenti nel 2008 di altri prestigiosi marchi tecnologici: LG ha migliorato i propri standard, così come Toshiba e Motorola. Chi invece ha dato peggiori risultati sono Sony (poco avvezza al riciclo delle vecchie apparecchiature), HP, Dell e Lenovo (usciti dalla top ten a causa della mancata eliminazione dalla produzione di PVC e BFR entro l’anno 2009). La richiesta di eliminazione di PVC e BFR è partita dalla stessa Greenpeace, in quanto considerati elementi nocivi per la salute. Tra i “bocciati” troviamo anche la Apple, che sebbene si stia impegnando non riesce ancora a raggiungere la sufficienza riguardo l’eliminazione delle sostanze tossiche e l’utilizzo di energie alternative per il miglioramento dell’efficienza energetica.
 
Seguono con risultati pessimi Philips, Sharp, Acer e Panasonic. Fanalino di coda risulta essere il colosso Nintendo. Greenpeace è categorica: “Questi grandi marchi devono impegnarsi nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e devono intervenire con il loro peso economico sui governi del Pianeta affinché, al Summit sul Clima che si terrà a Copenhagen in dicembre, si decidano accordi vincolanti per limitare al massimo l’innalzamento delle temperature”.
 
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