Mount Owen, la scoperta che lasciò di sasso gli archeologi

Una scoperta fatta per puro caso nei pressi di Mount Owen, Nuova Zelanda, ha lasciato per decenni perplessi gli scienziati alle prese con un fossile straordinario

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Cacciatore di moa (foto Youtube Legendary Nature) – ecoo.it

La storia della vita sulla terra è raccolta e racchiusa in buona parte dai resti fossili che nei millenni hanno trasformato la materia organica, animale e vegetale, in succedanei di pietra che permettono di ricostruire il passato del nostro pianeta. Ma l’estinzione delle specie non è un processo che si è fermato prima della apparizione dell’uomo sul pianeta. E in alcuni casi è proprio l’attività umana ad aver provocato la scomparsa completa e totale, e purtroppo irreversibile, di altre creature. Uno dei casi più eclatanti nella storia è quello dei dodo.

Uccelli che non volavano e che sono stati cancellati dalla faccia della terra proprio a causa dell’arrivo nel loro habitat degli esseri umani. E l’estinzione non è avvenuta epoche fa ma alla metà del 1600. Tra i fossili più recenti che sono stati ritrovati nel passato recente dagli scienziati ce n’è stato però uno che ha posto più di qualche quesito agli esperti. È stato ritrovato negli Anni ’80 in una caverna di Mount Owen, Nuova Zelanda e dimostra l’esistenza di un’altra creatura che è caduta vittima dell’ignoranza umana. Questa è la storia del moa degli altipiani.

Un artiglio ben conservato, Mount Owen la terra dei moa

Era il 1980 quando un team di scienziati si trovava in Nuova Zelanda nel pieno di una esplorazione della zona di Mount Owen. Gli esperti archeologi non si sarebbero mai aspettati di trovarsi davanti i resti fossili che invece all’interno di una caverna sono apparsi quasi per caso. Si trattava di una zampa risalente a oltre 3000 anni fa. La straordinarietà della scoperta veniva dal fatto che la zampa con gli artigli era in uno stato cosiddetto sub fossile: non si era quindi trasformata in una serie di ossa ma erano ancora presenti la pelle e le cartilagini.

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Il moa (foto youtube Legendary Nature) – ecoo.it

Una scoperta che per un po’ quasi portò la comunità scientifica a credere che forse l’animale cui quella zampa apparteneva non si era invece estinto come si credeva. Ma la realtà era un’altra. Perché quella zampa mummificata apparteneva proprio ad un animale che invece, dall’incontro con l’essere umano, era rimasto sconfitto: il moa degli altipiani. Un animale simile agli struzzi tipico della Nuova Zelanda.

Il moa degli altipiani, una scomparsa recente

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Moa (foto youtube Legendary Nature) – ecoo.it

Come accennato, la storia del moa degli altipiani e delle altre sub specie di moa della Nuova Zelanda è una storia purtroppo simile a quella del dodo. Si trattava infatti di un animale che viveva in Nuova Zelanda prima dell’arrivo delle popolazioni Maori. Un animale di indole estremamente pacifica che si è quindi trasformato in una facile preda fino ad essere completamente spazzata via. Gli ultimi esemplari, e la datazione al carbonio dei resti sub fossili in questo aiuta, sono stati cacciati circa nel 1500. Di queste creature affascinanti, alte circa un metro e mezzo, rimangono ora solo alcuni scheletri e diversi frammenti di uovo conservati tra gli altri nel British Museum e al Canterbury Museum.