Mostro di Loch Ness, nuovo avvistamento: “Era enorme” | Video

Mostro di Loch Ness, non finisce di stupire con le sue apparizioni. Una nuova segnalazione del misterioso e fantastico animale

loch ness mostro
Presunto indizio mostro Loch Ness (Da Twitter)

Il mostro di Loch Ness alimenta racconti e leggende riguardo la sua misteriosa presenza nel lago scozzese. Video, foto, testimonianze più o meno attendibili lasciano intatto il fascino di questo mito e lo rinnovano, nonostante le continue smentite di scienziati ed esperti. Intorno alla sua storia, nei decenni, si è anche creato un flusso di curiosi e appassionati turisti sulle sponde e nelle vicinanze dello specchio d’acqua.

Tanto che i più maliziosi pensano che i ricorrenti avvistamenti abbiano a che fare con la promozione turistica di quella parte di Scozia, per altro molto bella. Nessie, questo il soprannome della misteriosa creatura, sarebbe un rettile acquatico simile al plesiosauro e sopravvisuto alla scomparsa dei dinosauri non aviani alla fine del Cretaceo, circa 65 milioni di anni fa.

La nuova segnalazione della misteriosa presenza del mostro di Loch Ness

loch ness castello
Loch Ness (Foto Pixabay)

L’ultima testimonianza risale a qualche settimana fa ed è accompagnata dal video che si trova in fondo all’articolo. Le immagini sono state girate da una coppia di gitanti da una località nelle vicinanze del lago. Il mostro, secondo il loro racconto, era lungo dai 6 ai 9 metri. Nuotava appena sotto la superficie dell’acqua, spostandosi in avanti e mostrando gobbe o protuberanze non meglio identificate.

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Per i sostenitori dell’esistenza di Nessie, questo video è la prova più attendibile degli ultimi anni circa la presenza del mostro.  Molto più dubbiosi studiosi e ricercatori che hanno visionato il filmato.  Secondo gli scienziati infatti, dal video emergono solo due punti neri sfocati e molto distanti da chi ha lo ha girato.  Dalla dimemsione delle imbarcazioni e dalla distanza gli oggetti inquadrati altro non sono che anatre della lunghezza di 50 centimetri al massimo.

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Gli uccelli acquatici, durante il nuoto in superficie, lasciano delle scie molto visibili anche da molto lontano, in buone condizioni meteo. Dunque le immagini sgranate e in bassa risoluzione non confermano la presenza di Nessie e d’altra parte non la smentiscono del tutto. Il mistero rimane e questa storia avvincente può continuare a essere raccontata.