Mobilità sostenibile: ecco le proposte degli Stati Generali della Bicicletta

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Nel corso dei giorni di lavoro sull’incontro degli Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità, tenutosi tra il 5 e l’8 ottobre, sono state portate sul piano di lavoro, diverse proposte ecosostenibili, tra cui diminuire il limite di velocità a 30 chilometri orari sulle strade urbane con eccezione solo per quelle a grande scorrimento, invertire gli investimenti pubblici dando la priorità al settore mobilità. Gli interventi in programma o quelli futuri dovrebbero essere realizzati a favore dei pedoni e i ciclisti.
All’incontro, promosso da ANCI, Legambiente e Fiab, hanno partecipato oltre 500 persone.
Le soluzioni proposte hanno l’obiettivo di diffondere la cultura della bici in Italia, cosi da allinearla alla realtà europea. Modifiche al codice della strada, organizzazione della mobilità urbana, come la già citata riduzione del traffico a 30, politiche di governance, cultura ed educazione alla mobilità sostenibile e lo sviluppo di piste ciclabili, sono i 5 punti cardine raggiunti nel corso dell’incontro.
È già online il libro di impegni per le amministrazioni di ogni livello visibile all’indirizzo www.comune.re.it/italiacambiastrada. all’interno sono raccolte tutte le soluzioni approvate nell’incontro con proposte significative nell’interesse del cittadino.
Tante proposte che saranno presto realtà, ragion per cui l’appuntamento con gli Stati Generali si rinnoverà anche il prossimo anno.
LP
Gli Stati Generali della Bicicletta a Reggio Emilia
Un incontro importante quello in programma per il 5 e 6 ottobre a Reggio Emilia, dove si riuniranno gli Stati Generali della Bicicletta per discutere di mobilità, ciclabilità e qualità urbana e per pianificare impegni vincolanti per le amministrazioni comunali. L’iniziativa, promossa da Legambiente, ANCI, Fiab e salvacicilisti si terrà non a casa in Reggio Emilia, considerata la città ciclabile per eccellenza, con l’adesione da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Un appuntamento imperdibile durante il quale saranno affrontate alcune delle criticità principali dei nostri centri urbani, si pensi per esempio alla pista ciclabile a singhiozzo di Napoli o altri centri in cui le piste ciclabili sembrano essere una realtà lontana.
Riportare la mobilità urbana è il punto cardine che vedrà riuniti, per una collaborazione, amministratori, esperti del settore della mobilità, associazioni e cittadini. Con unico riferimento la valorizzazione delle uso delle due ruote a pedali, soluzioni competitive contro l’uso o talvolta anche abuso dell’automobile, saranno proposte nel corso dell’incontro. La bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, accessibile, dinamico e sostenibile sia dal punto di vista ambientale sia economico.
L’Italia è il Paese in Europa con la più alta densità di automobili. Il traffico veicolare, che si concentra nelle città, assorbe l’1% del Pil in inefficienza. La qualità dell’aria è un bollettino negativo. Serve cambiare strada, il tempo è maturo: ce lo dicono i cittadini che lasciano a casa le macchine e scelgono la bicicletta, e le tante città che già sperimentano quotidianamente progetti di mobilità innovativi ed azioni di governance che si rivelano efficaci. Con gli Stati Generali della Bicicletta, che Reggio Emilia ospita con piacere e convinzione, Anci e gli altri promotori intendono creare un punto di partenza forte, per offrire proposte innovative e concrete in tema di mobilità sostenibile.
Le città sono spesso laboratori di innovazione decisivi per il Paese, ma serve una convergenza strategica a tutti i livelli istituzionali perché la mobilità sostenibile e la ciclabilità siano adottate come scelte portanti in Italia. Gli Stati Generali sono un’ulteriore opportunità in tal senso
” sono le parole di Graziano Delrio, presidente dell’Anci e primo cittadino di Reggio Emilia.
Molteplici sarebbero gli aspetti su cui lavorare, tuttavia sembra essere sempre più affermata la consapevolezza che anche l’Italia sia pronta cambiare rotta per favorire la mobilità ecosostenibile, tale da soddisfare tutte le esigenze di spostamento, in particolare quelle dei pedoni, dei ciclisti e del trasporto collettivo, come sottolinea lo stesso Alberto Fiorillo, Responsabile Aree Urbane di Legambiente.
Basterebbe, dunque, ridurre di 20 chilometri orari la velocità dei mezzi a motore in città per evitare la morte di mille persone, ogni anno, tra ciclisti e pedoni sempre più a rischio in Italia.
Sarà realizzato un libro di impegni per le Amministrazioni di ogni livello con tre ordini d’azione, ovvero misure a breve periodo dal costo zero, misure a medio periodo dal costo lieve e misure e allungo periodo dal costo più alto, con la richiesta di azioni concrete e vincolanti per ridurre l’inefficienza e i costi ambientali o sanitari prodotti nei contesti urbani dal traffico.
Sviluppare un’intermodalità tra bicicletta e trasporto pubblico, sarà un obiettivo fondamentale dell’incontro tra gli Stati Generali della Bicicletta, con la presentazione di un programma apposito ben articolato.
L’obiettivo è quello di far agire tutte le amministrazioni locali italiane nell’interesse della mobilità ciclistica.