Lucertole: perché si stacca la coda (e perché si muove)

Questo avvenimento è anche in grado di spaventare molti. In realtà però questa capacità che è peculiare delle lucertole ha uno scopo assolutamente fondamentale per la loro sopravvivenza

Una lucertola vista dall'alto
Una lucertola vista dall’alto (Foto Pixabay)

Le lucertole sono presenti da millenni sulla Terra. Ancora oggi sono svariate le specie presenti, alcune addirittura caratteristiche solamente di una zona assai ristretta. È il caso della lucertola azzurra, una sottospecie che vive solamente sui Faraglioni di Capri, gli scogli dalla caratteristica forma che si stagliano al largo dell’Isola nel Golfo di Napoli. Altrove queste lucertole non esistono. Questi sono animali del tutto innocui per l’uomo. Eppure una eccessiva vicinanza può comportare delle cause evidenti sul comportamento di questi rettili. Che alle nostra latitudini sono di piccole dimensioni.

Ma in altre parti del mondo, solitamente in località più esotiche come ad esempio nel Sud-Est asiatico, ci sono lucertole che raggiungono delle grandezze ben maggiori. Tutte quante loro hanno in comune un aspetto che riguarda la loro coda. È ben nota infatti la capacità di questi esserini di sopravvivere anche senza la coda, che in certe situazioni si stacca letteralmente dal corpo per turbinare con un movimento circolare. Per quale motivo la natura consente questa cosa?

Lucertole, come e perché si stacca la loro coda

Il primo piano di una lucertola
Il primo piano di una lucertola (Foto Pixabay)

C’è una spiegazione ben precisa in relazione alla capacità della quale è dotata una lucertola di riuscire a staccare la propria estremità posteriore. Questa cosa avviene quando la lucertola stessa si sente minacciata, quindi quando nelle immediate vicinanze c’è un predatore oppure un altro essere che la stessa percepisce come una minaccia. Magari sarà capitato di assistere a questa scena anche quando, pur avendo delle buone intenzioni, ci siamo avvicinate ad uno di questi rettilini per curiosità e per osservarlo meglio. Quello che accade è che la coda schizzerà via a velocità pazzesca, ruotando a girandola. E la lucertola riuscirà a sopravvivere. C’è un perché per tutto questo: la coda in questo modo farà da diversivo per attirare l’attenzione del predatore. In questo modo la stessa lucertola ne approfitterà per scappare via.

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Questo fenomeno è chiamato “autotomia” e si tratta di un processo di automutilazione che è tipico anche di altri animali. Parliamo di un meccanismo di autodifesa che è possibile notare ad esempio in alcuni crostacei e molluschi. Il tutto avviene tramite una specifica contrazione muscolare, la coda poi continua a muoversi per altri secondi per via delle fibre nervose che la compongono dall’interno. E poi si forma una nuova coda, che cresce nel giro di pochi giorni. Ma che sarà contrassegnata da alcune differenze con quella originale, come ad esempio dal fatto di risultare meno flessibile e non più dotata di un collegamento cartilagineo che era invece presente in origine.