Liquame del bestiame può non convertirsi più in metano: tutto grazie ad un concime

La soluzione a una buona parte delle emissioni di metano che vengono dal bestiame si può avere con un concime? I risultati di uno studio

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Concime (Foto da Canva) – Ecoo.it

Uno dei problemi legati agli allevamenti intensivi , oltre alle questioni etiche sollevate dalle condizioni di vita degli animali, sono i liquami prodotti dal bestiame che aumentano la quantità di metano e di altri gas serra rilasciati in atmosfera ma secondo un nuovo studio potrebbero esserci risultati promettenti utilizzando un concime. La sostanza che è stata oggetto della sperimentazione portata avanti da un team di studiosi tedeschi è, tra le altre cose, una di quelle che sono già utilizzate ma in un altro campo e con un altro scopo.

La riduzione che sembra essersi verificata nella quantità di emissioni che le deiezioni animali rilasciano, e in particolare nella quantità di gas metano che finisce in atmosfera, risulta quanto mai promettente. I numeri diffusi quindi dallo studio pubblicato sul volume 161 della rivista scientifica Waste Management aprono di conseguenza nuovi scenari e potrebbero portare ad un impiego massiccio di questo concime anche come additivo dei liquami nella fase di stoccaggio per ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti.

Contro il metano prodotto dal bestiame basta un po’ di concime

Lo studio condotto da Felix Holtkamp, Joachim Clemens e Manfred Trimborn della università di Bonn in Germania ha preso in esame ciò che un comune concime, la calciocianammide, è in grado di fare non nel momento in cui viene utilizzato per ridurre efficacemente le aggressioni da parte di animali e insetti alle colture ma la reazione che sembra innescare se viene utilizzato come additivo ai liquami prodotti dagli allevamenti di bestiame. Come sottolineato anche dall’abstract dello studio, si tratta in questo caso di una “applicazione in una nuova area“.

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Bestiame (Foto da Canva) – Ecoo.it

La calciocianammide è un composto a base di calcio e cianamide la cui prima apparizione risale alla fine del 1800. Il suo utilizzo è sotto forma di fertilizzante azotato e permette quindi alle piante di ricevere buone quantità di nutrienti. Come già accennato, viene anche utilizzato come insetticida contro determinate tipologie di parassiti. Lo studio tedesco ha invece provato a calcolare che cosa produce l’aggiunta di calciocianammide ai liquami del bestiame in termini di riduzione delle emissioni in particolare di ammoniaca e dei principali gas serra tra cui ovviamente il metano, ma non solo. I risultati dello studio, che si è protratto per circa 26 settimane, sono incoraggianti. Un primo dato a favore dell’utilizzo della calciocianammide per controllare le emissioni di gas serra è il fatto che la riduzione della produzione di metano a partire dal liquame del bestiame è iniziata appena 45 minuti dopo l’applicazione della sostanza.

Un utilizzo alternativo ma non una scusa

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Fertilizzante (Foto da Canva) – Ecoo.it

I risultati che hanno portato alla riduzione anche del 99% della quantità di metano prodotta e quindi rilasciata in atmosfera dal liquame trattato con la calciocianammide sono ovviamente positivi ma questo deve essere uno sprone da non utilizzare come scusa per proseguire lungo la strada degli allevamenti intensivi che, anche nel caso in cui riuscissero ad avere un impatto minore sulla quantità di gas serra rilasciati in atmosfera, rimangono, numeri alla mano, realtà economiche e ambientali insostenibili.