Si fingono morte per evitare l’accoppiamento: così le femmine di questa specie allontanano i maschi

Le libellule femmine si fingono morte per evitare l’accoppiamento, una tecnica che può suscitare ilarità, e che invece è una costrizione.

tanatosi libellule femmine
Rapporto tra libellule (Canva) – Ecoo.it

In natura, ogni animale adotta una sua strategia di sopravvivenza. Sopravvivere è proprio l’obiettivo di ogni essere vivente, e così, in certe situazione, bisogna rendersi astuti. Tutte le specie animali adottato diverse strategie, per nutrirsi, per ingannare il nemico, per accoppiarsi o, come nel caso delle libellule, per evitare di farlo. Insomma, di comportamenti assurdi, alcuni buffi, altri strani, altri ancora inquietanti, ce ne sono tantissimi nel regno animale.

Le libellule femmine del genere Aeshna juncea, ad esempio, adottano una strategia precisa quando non hanno intenzione di accoppiarsi con il maschio, applicando la cosiddetta tanatosi. La tanatosi è una simulazione di morte, tecnica adottata anche da altre specie animali per ingannare il nemico e mandarlo via. Le libellule, invece, sfruttano tale trucco per evitare il corteggiamento. Buffo, no? In realtà, quello che potrebbe far sorridere, rivela un rituale davvero brutale. Per quale motivo?

Il rituale brutale delle libellule: si fingono morte per evitare l’accoppiamento

accoppiamento libellule
Rituale di accoppiamento (Canva) – Ecoo.it

Sui social è stata diffusa questa pratica, come a un gioco d’amore, per far ridere gli utenti, spacciando il comportamento delle libellule femmine per una pratica buffa, quasi snob. La tanatosi, invece, viene applicata dalle femmine della specie per non aderire ad accoppiamenti indesiderati.

In pratica, questi insetti, mentre sono in volo, oppure mentre sono appoggiati su un ramo, fingono di morire, e si lasciano cadere, immobili. In inglese, il termine che si utilizza è “playing dead”, ossia giocare a fare il morto.

Al momento, gli studiosi hanno osservato questo comportamento sulla specie di Aeshna juncea, ma non escludono che anche tutte le altre specie di libellule possano fare lo stesso. È un tratto distintivo di questo genere animale.

Ma come mai, questo rituale è così barbarico? Potremmo dire che i maschi di libellula operano con vere e proprie molestie. Questi, nella stagione degli amori, cercano insistentemente un partner, e quando lo trovano, affrontano un rapporto molto dispendioso.

Il corteggiamento si trasforma in un rituale brutale

Le libellule, durante l’accoppiamento, sono molto violente, e sottomettono la femmine provocandole anche gravi danni fisici. Per questo motivo, le femmine attuano la tanatosi, pur di liberarsi del partner, perché altrimenti rischierebbero di morire.

Ma non solo, perché diversi maschi si accaniscono sullo stesso esemplare femmina, provocando seri danni. A volte, si accaniscono nonostante questa stia fingendo di morire, anche se, dopo un po’, demordono e volano via.

Le libellule, dunque, centellinano i rapporti, altrimenti andrebbero incontro alla morte, quella vera. I ricercatori hanno scoperto quasi casualmente questa tattica, notando delle libellule cadere improvvisamente dal cielo.

I maschi di libellula, che si muovono soprattutto in ambiente umidi, cercano con ferocia delle partner, e quando ne trovano una, le saltano addosso, immobilizzandola. Nella foga, però, rischiano di provocare lacerazioni al tronco, alle zampe e alle ali.

Le femmine, se non vogliono morire, sono costrette a rimanere immobili, e subire la violenza. I rituali d’amore delle libellule, dunque, non sono così divertenti come vengono dipinti sul web, ma rivelano una natura piuttosto dura. Tra l’altro, le libellule adottano anche altre strategie per mandare via il corteggiatore, come ad esempio aggrapparsi con forza alle foglie o all’erba, in modo tale da non essere sollevata e portata via.

Questo perché il rapporto si effettua con una particolare posizione, a forma di due J incastrate. Inoltre, altra strategia messa in atto dagli esemplari è chiamata wingclapping, ossia lo sbattimento velocissimo e improvviso delle ali contro il viso dell’aggressore. Mentre il maschio è confuso, la femmina ne approfitta per allontanarsi.