La cipolla assorbe davvero i microbi? Facciamo chiarezza

In molti, soprattutto, d’inverno dormono con una cipolla vicino al letto. Secondo queste persone il bulbo assorbirebbe i microbi proteggendoli dalla febbre

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Cipolle (Foto di Steve Buissinne da Pixabay)

Le cipolle hanno un grandissimo potenziale nella medicina, tanto che molti medici stanno incoraggiando il consumo di questo bulbo capace di regolare i grassi nel sangue e di colesterolo e riduce il rischio di stress ossidativo e infiammazione e cronica nei vasi sanguigni. Un vero toccasana merito delle tante proprietà cardiovascolari, antiossidanti, antinfiammatorie e antibatteriche.

E nonostante le tante proprietà mediche acclarate in molti ritengono che le cipolle siano capaci anche di assorbire i microbi dell’influenza. E proprio per questo motivo in molti dormono con una cipolla vicino al letto. Un rimedio nato addirittura ad inizio Novecento. Ma è vero che le cipolle proteggono dal virus influenzale? Ecco cosa dice a riguardo l’Istituto Superiore di Sanità.

Le cipolle proteggono davvero dall’influenza?

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Cipolle (Foto di 1195798 da Pixabay )

A fomentare questa credenza, come detto, una vecchia leggenda metropolitana di inizio Novecento che sosteneva come una famiglia si salvò dalla spagnolo dopo aver posizionato in giro per la stanza delle cipolle. Ma gli studi hanno dimostrato come questo bulbo non abbia merito nel prevenire la febbre. L’unico rimedio funzionante consiste, sebbene non ci siano prove scientifiche, che l’inalazione dei vapori di acqua e cipolla abbia effetti decongestionanti  per le vie respiratorie.

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Secondo quanto riportato dalla famiglia del ‘900 che si salvò dalla spagnola, la cipolla avrebbe dei magneti capaci di intrappolare virus e batteri. I microbi infatti si propagano grazie le gocce di liquido biologico – come gli starnuti – o con contatti diretti. E di conseguenza non previene in nessun modo il diffondersi dell’influenza. E’ bene ricordare e sottolineare che non esistono cibi capaci di attrarre i microbi.

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Le cipolle contengono – secondo l’ISS – calcio, ferro e fosforo e risultano di grandissimo aiuto contro la stanchezza fisica, mentale. Mentre zinco, sodio e potassio aiutano a mantenere i tessuti elastici. Gli studi invece confermano come questi bulbi siano molto utili per controllare le malattie cardiovascolari e controllare la pressione arteriosa e il colesterolo.