Inquinamento mare: a rischio i molluschi

inquinamento mare rischio molluschiL’inquinamento del mare potrebbe mettere a rischio i molluschi. È quanto è stato affermato da una ricerca condotta presso la Stony Brook University. I risultati dello studio sono stati molto chiari e hanno messo in evidenza come crostacei e frutti di mare potrebbero essere messi in pericolo dall’aumento dei livelli di anidride carbonica nelle acque del mare. L’aumento di CO2 non farebbe altro che alterare il pH degli oceani, portando ad un processo di acidificazione. Tutto ciò provocherebbe danni ai molluschi, soprattutto per ciò che concerne lo sviluppo delle larve.

Gli studiosi nello specifico hanno verificato gli effetti che l’inquinamento del mare ha sulle larve del mollusco duro e del canestrello dell’Atlantico. Si è riscontrato un impatto ambientale dai livelli non indifferenti. Uno degli autori della ricerca, il professor Christopher J. Gobler, ha tal proposito ha affermato:
 

Si parla da anni di un aumento dei livelli di CO2, ma per molto tempo si è creduto erroneamente che gli oceani sarebbero stati in grado di mantenere il loro pH pur assorbendo CO2.

 
Secondo gli esperti i danni maggiori in termini di emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, poi assorbita dagli oceani, proverrebbero dall’uso dei combustibili fossili. In particolare l’acidificazione degli oceani provoca danni a tutti quegli animali marini che sono caratterizzati da parti dure formate da carbonato di calcio. Un vero disastro, al quale si dovrebbe porre rimedio, perché secondo gli studiosi:
 

Insieme con l’aumento delle temperature globali, l’inquinamento e le fioriture di alghe, l’acidificazione degli oceani può avere un impatto devastante sulle popolazioni di molluschi.

One thought on “Inquinamento mare: a rischio i molluschi

  1. I “MOLLUSCHI” soffrono ?
    Vorrei soffermarmi sul “MESSAGGIO” tantrico ormai martellante “ridurre la CO2”..
    Perchè?
    Il perchè credo risieda negli interessi spaventosi che i carbon credit, quanto le paventate carbon tax implicano.
    Ma il “giocattolo” si è rotto, per quanto ancora vada avanti per inerzia.
    Il “RE” è nudo ?
    “…emersa però un’agenda nascosta circa la preservazione di questa parte di foresta che consiste nel permettere al WWF ed ai suoi partners di condividere la vendita di… crediti di emissione di anidride carbonica per un valore di 60 MILIARDI DI DOLLARI, per permettere alle compagnie industriali di continuare ad emettere CO2 esattamente come nel passato..
    FONTE: http://www.notiziegenova.altervista.org/index.php/te-lo-nasondono/1446-la-truffa-di-qlegambienteqmolto-business-poca-salvaguardia-e-grande-avidita
    Nessun riscaldamento globale apprezzabile rivelano gli stessi pseudo-ricercatori presi in castagna col”CLIMATEGATE.
    FONTE: http://daltonsminima.wordpress.com/2010/02/24/il-dottor-phil-jones-ammette-nessun-riscaldamento-globale-dal-1995-mentre-stranamente-sono-spariti-i-dati-della-mazza-da-hockey/
    E se ciò non bastasse comunque la CO2 in queste percentuali risibili di incremento, certo non potrebbe incidere.
    Infatti è scientificamente provato che in passato con incrementi di 7000 ppm, di CO2 (ppm parti per milione) la temperatura rimase costante e in alcuni casi addirittura in controtendenza diminuì.
    Qui il grafico con ulteriori spiegazioni e i vari link ufficiali di riferimento:
    http://www.wikio.it/article/riscaldamento-globale-effetto-serra-provocato-truffa-197551755
    Ora “parliamo” di 100 ppm in più, (peraltro controversa) ossia un incremento della percentuale di CO2 insignificante rispetto a 7000, utile forse solo per speculazioni finanziarie?
    I “MOLLUSCHI” con la CO2 a 7000 ppm, son riusciti ad arrivare fino a noi, ora soffrono il 100?
    Chiaro questo titolo:” IPCC, GLI SPORCHI AFFARI DEL DOTT. PACHAURI”
    ..Questi organismi comprendono le banche, le aziende del petrolio e dell’energia e i fondi di investimento pesantemente coinvolti nel “mercato delle emissioni” e nelle “tecnologie sostenibili” che, messi insieme, costituiscono il mercato più in rapida crescita del mondo, stimato prossimo a valere migliaia di miliardi di dollari all’anno..
    FONTE: http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=1&ved=0CBYQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.svipop.org%2FsezioniTematicheArticolo.php%3FidArt%3D552&ei=m5_FTNPXJ4Tm4AaD4LS6Aw&usg=AFQjCNE9wkyLr8oZhKPsLaN7-ykU5y03hQ&sig2=UNRSyfHlirxWquMs7vMdYw
    E allora se veramente fate “INFORMAZIONE”, vediamo di parlar chiaro alla “gente” tornando a fare “AMBIENTALISMO”
    Perché questa climatica-finanziaria giostrina và assolutamente smascherata visto che parliamo di MIGLIAIA DI MILIARDI DI DOLLARI ALL’ANNO, depredati alla povera gente per finire nelle mani di pochi ormai noti “PRIVATI”, non certo ai molluschi!
    Cordialmente.
    Piero Iannelli
    pieroiannelli@gmail.com N.cell.: 3398513962

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