Incendi in Amazzonia del 2019

Il 2019 per l’Amazzonia è stato un anno di fuoco: nella regione del Sud America infatti si sono verificati quasi 75mila incendi distruggendo mezzo polmone del nostro mondo.

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Il panorama dopo gli incendi (foto da Canva) – Ecoo.it

L’Amazzonia è la più grande foresta presente sul globo: si espande per oltre 5,5 milioni di chilometri quadrati e percorre nazioni come il Brasile, il Bolivia, la Colombia, il Perù, il Venezuela, l’Ecuador, il Suriname e la Guyana. È abitata da milioni e milioni di specie animali nonché da alcune popolazioni indigene. Viene definita come il “polmone del mondo” grazie alla gigantesca trasformazione dell’anidride carbonica in ossigeno.

Una piaga sul corpo dell’Amazzonia è sicuramente la deforestazione che negli ultimi anni sta incrementando la sua foga. Si stima infatti che già nel 2017 più del 20% di questa enorme vegetazione era stato disboscato. Ma quali sono le ragioni che spingono gli stati a far ciò? Semplice, sfruttamento del terreno per fini agricoli e per la realizzazione di allevamenti intensivi di animali. Se a questo aggiungiamo anche gli incendi, possiamo comprendere che il nostro polmone destro sta collassando.

Incendi in Amazzonia del 2019: la dinamica dei fatti

Secondo l’Istituto Nazionale di Ricerche Spaziali (INPE), in quel torrido 2019 si succedettero quasi 75mila incendi sparsi nell’area della foresta amazzonica. Di questi, più della metà si sono verificati nella zona appartenente al Brasile. Il 9 Agosto 2019 lo stato federato di Amazonas ha dichiarato lo stato di emergenza. Solo 10 giorni dopo, il fuoco ed il fumo hanno addirittura raggiunto la città di San Paolo, in Brasile.

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Incendi in Amazzonia ripresi dallo spazio (foto da Instagram)

Ma quali sono state le cause di un numero così notevole di incendi? Secondo la NASA e diverse testate giornalistiche internazionali, le fiamme sono state provocate per lo più da agricoltori ed allevatori nelle vicinanza della foresta che senza autorizzazione hanno dato fuoco ai propri appezzamenti per ripulire il terreno. Al contrario, il presidente brasiliano Bolsonaro aveva accusato le diverse associazioni ambientaliste: esse avrebbero scaturito l’inferno al fine di diffamare il suo governo, complice di tagli economici verso le tematiche legate all’ambiente.

Conseguenze ambientali

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La vastità della foresta amazzonica (foto da Canva) – Ecoo.it

Il 22 Agosto 2019, il Copernicus Climate Change Service dell’Unione Europea ha ha rilevato uno dei maggiori picchi nella storia di emissioni di monossido (CO) e di monossido di carbonio (CO2), dovuto per l’appunto agli incendi nella foresta amazzonica. Oltre a ciò, vi è da sottolineare il fatto che si è estremamente danneggiata la calotta superiore degli alberi, andando a ledere i livelli più bassi della catena alimentare. Per ultimo, ma ovviamente non per importanza, la perdita di alberi, elementi essenziali per il continuo dell’esistenza della razza umana.