Rischio monossido di carbonio: quali stufe riguarda

Alcuni tipi di stufe possono diventare pericolose: il rischio nasce dalla loro diffusione di monossido di carbonio 

stufe monossido di carbonio
Stufa (Foto da Pixabay)

Il monossido di carbonio è un gas estremamente pericoloso per la salute dell’uomo: è per questo che bisogna fare attenzione con le stufe. Alcuni tipi possono produrne e mettere a rischio la vita delle persone all’interno della stanza. Spesso, chi lo respira ne è anche inconsapevole: il gas è inodore, incolore e insapore. Soprattutto durante la stagione invernale, emergono spesso casi di morti dovute ad inalazione di monossido di carbonio.

E’ a tutti gli effetti un killer invisibile che uccide in modo silenzioso: ogni anno in Italia, porta alla morte circa 5000 persone. In media 15 ogni giorno. E con molta probabilità si tratta anche di cifre sottostimate, che escludono semplici casi di intossicazione.

Monossido di carbonio: attenzione a queste stufe dentro casa

stufe monossido di carbonio
Stufa (Foto da Pixabay) 

A produrre il monossido di carbonio è qualsiasi tipo di combustione contenente carbonio, vale a dire carbone, legna, gas pellet. Di conseguenza, proprio le stufe alimentate con questi combustibili risultano essere le più pericolose. Qualora fossero posizionate in spazi molto ampi, la loro pericolosità si riduce: ma in ambienti chiusi, come può essere un appartamento, possono rivelarsi anche letali.

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Se l’ambiente è poco areato, il gas si accumula fino ad arrivare ad una concentrazione molto alta che risulta tossica per l’organismo. Dunque, va riposta la massima attenzione nei confronti di stufe a legna, camini, caldaie a gas, scaldabagni, canne fumarie e bracieri. Il loro funzionamento deve essere sempre monitorato con costanza.

Il monossido di carbonio agisce legandosi all’emoglobina, formando la carbossiemoglobina, che riduce la quantità di ossigeno per organi e tessuti. Quindi, prima di tutto vengono danneggiati gli organi più sensibili alla mancanza di ossigeno, vale a dire il cuore e il cervello. I primi sintomi di malessere sono: stanchezza, mal di testa e senso di nausea.

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Quando si inala il monossido ad alta concentrazione, i sintomi si aggravano: l’intossicazione determina vomito, confusione mentale, perdita di coscienza, dolore al torace, cardiopalmo, convulsioni e, infine, coma e morte. Al fine di evitare questa tragedia, è bene effettuare una regolare manutenzione degli impianti di riscaldamento e assicurarsi che funzioni il tiraggio dei condotti di areazione e delle canne fumarie.