L’IA protegge le foreste dagli incendi: come

Si può utilizzare un servizio a base di intelligenza artificiale per proteggere le foreste dagli incendi? Una domanda che qualcuno si è posto e che si è trasformato in un sensore completamente green che promette di salvare i boschi

come prevenire gli incendi
Foresta (foto da Canva) – ecoo.it

Con i cambiamenti climatici che continueranno, a causa di ciò che abbiamo già fatto e di quello che non sembriamo disposti a fare, adesso occorrerà trovare modi per salvaguardare l’ambiente e in particolare evitare le tragedie ambientali e umane provocate dagli incendi boschivi estivi. Situazioni che non solo distruggono un patrimonio che molto spesso è frutto del lento lavoro della natura, che ha impiegato millenni a raggiungere le condizioni attuali, ma che portano sempre più spesso anche vittime umane e danni alle strutture in cui gli esseri umani vivono.

Cambiando quindi appena un po’ il punto di vista è evidente come la prevenzione degli incendi e lo spegnimento tempestivo dei focolai sia di capitale importanza per tutti. Ma è difficile prevedere dove i piromani decideranno di colpire. E non è neanche possibile un controllo capillare quotidiano di tutti gli alberi di tutti i boschi del pianeta. Si può quindi utilizzare l’intelligenza artificiale e dar vita a sensori che possono funzionare come alert? Una società ha deciso di provare questa strada e il risultato sembra promettente.

Prevenire gli incendi in boschi e foreste con pannelli solari e intelligenza artificiale

La società Dryad sul proprio sito ufficiale ha reso pubblico un nuovo prodotto che in prospettiva può aiutare a individuare tempestivamente gli incendi e a dare indicazioni precise nel momento in cui occorre intervenire. Il loro sensore denominato Silvanet Wildfire Sensor è un piccolo strumento alimentato da un pannello ad energia solare che è in grado di raccogliere moltissimi dati. La promessa di Dryad è quella di strumenti di monitoraggio in grado di resistere senza nessun tipo di manutenzione da parte dell’essere umano per almeno 15 anni, avendo escluso la presenza di batterie al litio e lavorando solo proprio con il pannello solare.

sensori contro il fuoco nei booschi
Incendio (foto da Canva) – ecoo.it

La particolarità del sensore è quella di essere in grado di percepire nell’aria monossido di carbonio, idrogeno e tutti gli altri gas che si producono nel momento in cui si innesca un incendio ma ad un livello tale di parti per milione che garantisce velocità e accuratezza e soprattutto nessun falso positivo. Si tratta di sensori che sono poi collegati in wireless ad una centrale che raccoglie i dati e che quindi può allertare le autorità immediatamente. Ma questi stessi sensori possono essere utilizzati anche per un altro tipo di monitoraggio altrettanto importante.

Controllare la crescita delle piante

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Radura (foto da Canva) – ecoo.it

Gli stessi sensori Silvanet Wildfire Sensor sono infatti in grado di raccogliere moltissimi dati oltre ai gas presenti nell’atmosfera intorno all’albero e possono essere quindi utilizzati anche per intervenire nel caso di crescita anomala degli esemplari su cui vengono posizionati. Tra i molti dati che questi sensori sono in grado di raccogliere ci sono per esempio quelli sull’acqua e sulle condizioni che portano alle patologie che a volte colpiscono le piante. Anche in questi casi conoscere e avere dati tempestivi aiuta nel monitoraggio e anche nella prevenzione di danni più grandi. Sapere che per esempio c’è un albero malato in una zona significa poter andare a intervenire prima che la malattia colpisca altri esemplari. Allo stesso modo sapere che in una zona ci sono piante che stanno soffrendo a causa della mancanza d’acqua può aiutare a effettuare poi ulteriori controlli che, a loro volta, aiutano ad evitare che si creino zone in cui possono essere innescati incendi in boschi e foreste.