Il caso della presenza di Greta Thunberg in Italia: l’attivista svedese ha creato una mobilitazione per garantirsi il diritto di parola.
Un vero e proprio caso di tensione politica e accademica ha animato la città di Verona: la “colpa” è di Greta Thunberg, attivista svedese di fama mondiale, che è stata al centro di una controversia con l’Ateneo scaligero, dopo che l’università ha negato l’aula per un incontro su Palestina e diritti, scatenando la reazione indignata di centinaia di studenti. Reduce dall’arresto in Israele insieme a tanti militanti della Sumud Global Flottilla, l’attivista era molto attesa in Italia.

L’assemblea prevista per il 21 novembre, organizzata dal Collettivo Tamr, avrebbe dovuto ospitare Greta Thunberg insieme a Simone Zambrin, attivista veronese anche egli reduce dall’esperienza della Flottilla, e Maya Issa del Movimento Studenti Palestinesi. L’ateneo veronese ha però negato l’aula, motivando la scelta con la necessità di rispettare la par condicio, dal momento che l’evento era previsto a meno di 48 ore dalle elezioni regionali in Veneto.
Aula occupata per far parlare Greta Thunberg in Italia
L’Ateneo ha infatti affermato che i contenuti politici e critici nei post social del Collettivo Tamr – che includevano attacchi al governo Meloni – potevano configurare un favore elettorale a candidati alternativi a quello di centrodestra. Greta Thunberg, che da attivista ha subito diversi fermi e arresti, non si è tirata indietro rispetto alla possibilità che l’incontro si potesse svolgere ugualmente, anche con una forzatura come l’occupazione dell’aula.

Nel pomeriggio di venerdì, decine di attivisti e cittadini si sono radunati nell’università, occupando l’aula T2: da quel momento, l’area si è riempita davvero oltre ogni ordine di posti e infatti erano presenti all’incontro circa 600 persone, non solo studenti universitari. Durante l’assemblea si è discusso di Palestina, resistenza, oppressione, solidarietà e imperialismo, secondo la visione del collettivo, condivisa chiaramente anche da Greta Thunberg.
L’attacco di Greta Thunberg all’università di Verona per la mancata concessione dell’aula
Quando l’attivista svedese ha poi preso parola, ha duramente criticato l’Università per aver tentato di fermare l’evento, bollando successivamente come vergognoso il “piano di pace” sulla Palestina, messo in campo da Donald Trump e recentemente sposato anche dall’Onu. Infine, ha nuovamente accusato l’Ateneo scaligero di voler mettere a tacere messaggi politici di dissenso, come il suo e quello del collettivo che l’ha invitata a parlare.

Da parte loro, i militanti del collettivo hanno rivendicato l’occupazione come un atto legittimo di partecipazione democratica, affermando che l’Ateneo dovrebbe garantire spazi di dibattito su temi cruciali come il conflitto palestinese. Ma la scelta dell’Ateneo scaligero viene difesa da più parti e si è pubblicamente schierato con il Rettore anche l’eurodeputato e candidato alle regionali Flavio Tosi, per un decennio sindaco di Verona, che ha bollato l’evento come “propaganda politica”.