Greenpeace: NO al “piano verde” dell’UE nel settore auto

[galleria id=”35″]L’associazione ambientalista Greenpeace manifesta tutta la sua preoccupazione per le misure adottate dall’Unione Europea nel settore dell’automobile.

Secondo Jorgo Riss, direttore dell’ufficio europeo di Greenpeace, il cosiddetto piano verde dell’UE relativo ai regimi di rottamazione adottati dagli stati membri dell’Unione rappresenta solo uno spreco di denaro pubblico (8 miliardi di Euro prelevati dalle tasche dei contribuenti europei). Il vero problema dell’industria automobilistica è quello di produrre troppe automobili a fronte di una ridotta richiesta. Con il sistema delle rottamazioni praticamente viene ammortizzato il calo delle vendite senza promuovere la competitività nel settore e senza una particolare attenzione nei confronti dell’ambiente.
 
Greenpeace evidenza infatti una grave mancanza. Questo vasto sistema di incentivazione alla rottamazione per l’acquisto di auto nuove, non prevede la condizione che le auto nuove siano ecosostenibili ed emettano minori quantità di gas serra. Non si tratta affatto di misure verdi nel senso ecologico del termine visto che potrebbe verificarsi la situazione paradossale in cui un’auto nuova, acquistata con la rottamazione, sia maggiormente inquinante rispetto a quella vecchia. Con i soldi dei contribuenti, non sarebbe più saggio puntare sulle auto elettriche, davvero non inquinanti? O, ancor meglio, sviluppare il sistema dei trasporti pubblici, del car sharing ed incentivare l’uso delle biciclette, investendo al tempo stesso quei denari pubblici per la crescita delle energie rinnovabili?
 
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